Menu Serie ASerie BSerie CCalcio EsteroFormazioniCalendari
Eventi LiveCalciomercato H24MobileNetworkRedazioneContatti
Canali Serie A atalantabolognacagliariempolifiorentinafrosinonegenoahellas veronainterjuventuslazioleccemilanmonzanapoliromasalernitanasassuolotorinoudinese
Canali altre squadre ascoliavellinobaribeneventobresciacasertanacesenalatinalivornonocerinapalermoparmaperugiapescarapordenonepotenzaregginasampdoriaternanaturrisvenezia
Altri canali serie bserie cchampions leaguefantacalcionazionalipodcaststatistichestazione di sosta

Sturaro, dall'esordio in A alla stading ovation col Real Madrid in pochi mesi

Sturaro, dall'esordio in A alla stading ovation col Real Madrid in pochi mesiTUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
mercoledì 6 maggio 2015, 12:002015
di Raimondo De Magistris

E' il minuto numero 64 della sfida tra Juventus e Real Madrid. I bianconeri con Tevez dal dischetto hanno da poco segnato il gol del definitivo 2-1 e tutti i tifosi cominciano a battere le mani. Allegri decide di cambiare modulo, inserisce Andrea Barzagli e richiama in panchina Stefano Sturaro. Gli applausi sono tutti per lui, per il giovane centrocampista schierato a sorpresa da Allegri fin dall'inizio. E' lui la mossa a sorpresa studiata dal manager toscano per schierare la difesa a quattro e al contempo non sbilanciare troppo la squadra. Un esperimento riuscito perché Sturaro si cala subito nella parte. Capisce che deve aiutare il terzino e dare vivacità alle ripartenze. L'ex Genoa svolge i suoi compiti senza risparmiarsi. Copre bene, non disdegna di avanzare palla al piede e, perché no, tentare qualche conclusione dalla distanza. Prende coraggio col passare dei minuti e anche quando è il Real a controllare il gioco non va in difficoltà. Un atteggiamento sempre propositivo che viene apprezzato dal pubblico, il quale al momento del cambio non si risparmia negli applausi.
"Cosa si prova ad affrontare Ronaldo? Ci ho fatto l'abitudine. Inizialmente era strano, ora mi sono abituato". Ha detto il giocatore a fine gara tra lo stupore generale di chi lo intervistava. "S'è abituato in fretta", hanno pensato tutti.

Anche perché per Sturaro era la sua prima vera gara in Champions dopo aver giocatotre minuti contro il Monaco. E di certo quella di ieri non era una gara come le altre.
Eppure le parole sembrano rispecchiare quanto visto in campo, difficile dire se sia incoscienza e piena maturità giunta prestissimo. Sturaro non ha in alcun modo accusato il peso della partita e con 64 minuti ad altissimi livelli ha raggiunto il punto più alto di un carriera che non è poi partita troppo mesi fa.
L'esordio in Serie A è datato 25 agosto 2013, gioca un minuto contro l'Inter ma per lui non è ancora il momento per mettersi in mostra anche a causa di un infortunio. Solo nel 2014 disputa la sua prima gara da titolare nel massimo campionato e solo nel girone di ritorno Gasperini comincia a schierarlo in campo con regolarità. Sturaro coglie l'occasione al volo, è per rendimento uno dei migliori centrocampisti della Serie A. Una personalità che colpisce la Juventus, la quale in estate in estate acquista il suo cartellino. Inizialmente decide di lasciarlo nel Genoa per un anno, ma a gennaio cambia idea. Allegri lo ritiene già pronto e chiede alla società di portarlo a Vinovo con sei mesi d'anticipo. Una scelta indovinata nella stagione in cui il manager toscano conferma di non sbagliare un colpo. Sturaro ieri è stato tra i migliori in campo. Dall'esordio in Serie A alla sfida contro Cristiano Ronaldo in pochi mesi. Per lui non fa differenza.