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Tassotti: "Milan, la cultura di Sacchi è rimasta fino al 2009"

Tassotti: "Milan, la cultura di Sacchi è rimasta fino al 2009"TUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
martedì 6 settembre 2016, 00:512016
di Andrea Piras

L'ex rossonero, ora assistente di Shevchenko all'Ucraina, Mauro Tassotti ha parlato ai microfoni di SportArena: "Sacchi era un maniaco del lavoro. Volente o nolente ha cambiato la storia del calcio italiano con i suoi metodi. Ha creato un top team che giocava con il cuore. Ci ha letteralmente distrutto nei vari allenamenti ma, alla fine, abbiamo vinto e convinto tutto e tutti. Sacchi mi ha dato tantissimo non solo come calciatore. Ma non è solo lui.

Questo tipo di cultura è rimasta fino al 2009, poi però sono iniziati i problemi. Sacchi ha portato una mentalità vincente che è stata assimilata dal gruppo italiano. I vari Maldini, Costacurta, Albertini e così via. Quando arrivò Sheva fu più facile per lui perché aveva intorno grandi uomini e professionisti. Ora sembra più difficile per il Milan, speriamo che nei prossimi anni si possa tornare a gioire tutti insieme" riporta Milannews.it.