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Tavecchio: "Scandalo scommesse? Ho proposto un casellario dei dirigenti"

Tavecchio: "Scandalo scommesse? Ho proposto un casellario dei dirigenti"TUTTO mercato WEB
© foto di foto Federico De Luca
lunedì 25 maggio 2015, 09:452015
di Marco Frattino

Attraverso le frequenze di Radio Rai, durante la trasmissione Radio Anch'io Sport, il presidente Figc Carlo Tavecchio ha affrontato il tema legato al calcioscommesse: "Sottovalutato lo scandalo scommesse? C'eravamo opposti all'utilizzo delle gare dei Dilettanti, quando ero presidente di quella Lega. Avevamo espresso le nostre perplessità, non vedo come possa essere data alla Figc la colpa di questa situazione. Addirittura, il presidente dei Monopoli vuole invece che si continui così. Noi ci siamo costituiti parte civile il giorno dopo questo nuovo scandalo, l'informazione deve essere chiara e non possono essere divulgate situazioni errate. Per le scommesse e fatti illeciti bisogna ripartire dal 1970, ogni decennio salta fuori un problema. Si tratta di un problema di ordine pubblico che riguarda lo Stato e non lo sport. Abbiamo preso provvedimenti per il rispetto delle norme internazionali, la Magistratura sportiva deve decidere in poco tempo per i campionati. Quella ordinaria ha tanto tempo a disposizione. L'attività di intervento su questo sistema non dipende certamente dallo sport. Ci prendiamo carico delle nostre responsabilità, non si possono fare illeciti senza società e calciatori. Ho proposto una anagrafe per individuare tutti i dirigenti, una sorta di casellario sportivo. Non puoi controllare un sistema se non hai un database e per questo vorrei un casellario sportivo dove vengono individuati tutti gli iscritti, come i dirigenti che sono circa 200mila. C'è qualche migliaio di soggetti che non hanno a che fare col mondo del calcio e che operano per interessi personali e profitti illeciti. Non è possibile che un soggetto fallisca 6-7 volte e abbia ancora delle titolarità nelle società. Abbiamo in cantiere un nostro piano. Il problema della Federcalcio è quello che bisogna farci operare con mezzi propri, non possiamo usare mezzi che non ci appartengono. Non voglio che si scommetta più su Lega Pro e Dilettanti, l'ho detto in passato e lo ripeto. Abbiamo individuato nuove forme di controllo, io vivo 12 ore al giorno per il nostro calcio".

L'indebitamento del calcio continua a crescere, possibile che non ci sia una classe dirigente idonea per risollevarsi? "Il presidente della Lega Dilettanti ha dato le proprie dimissioni, la Lega Pro ha problemi di natura civilistica in sede di bilancio. Siamo in presenza di una convocazione per l'Assemblea il 4 giugno. Altrimenti interverremo, le Leghe sono indipendenti dal punto di vista civilistico. Nel sistema attuale c'è il commissariamento che può essere attuato in casi ben precisi".

Nel mondo dilettante, perché non prevale la passione per lo sport e vengono fuori queste situazioni? "Fino all'Eccellenza non si rileva nulla di grave o anomalo per compensi vari. In Serie D nascono i problemi, le 162 associazioni hanno un budget medio di 700-800 mila euro. Abbiamo ottenuto la possibilità di pagare i calciatori con un ingaggio medio di 27mila euro annuali. In questo sistema non c'è una preparazione di base ai giovani, non si insegna l'educazione civica che prepari anche allo sport".

Si impegnerà per eliminare le scommesse in Lega Pro e Serie D? "Mi batterò per questa causa, sarà la nostra proposta nel Consiglio di domani. Poi gli organi preposti decideranno come muoversi, ribadiremo che siamo contrari alle scommesse nel calcio minore come già fatto in passato".

Teme un commissariamento della Figc? "Sono a disposizione da sempre, noi stiamo facendo un grande lavoro di controllo e prevenzione. Sono lì da sei mesi, non potevo fare tantissimo in così poco tempo. Già ci siamo mossi in tal senso, lavoriamo sulle rose, sui bilanci e sul resto. Io ho la coscienza a posto, posso dirlo tranquillamente. Il problema è di ordine pubblico, non solo nostro. Un tempo le scommesse rappresentavano un reato, non sono stato io a cambiare il sistema penale".

Pensa alla ricandidatura nel 2016? "Siamo un sistema democratico, vivevo nel tranquillo mondo dei Dilettanti. Ora non mi posso alzare la mattina e sentire critiche contro la Federazione, ho bisogno di un aiuto. Per me è una sfida. Ricandidatura? Se porto a termine i miei progetti, sì".

Perché il calcio pensa che sia Lotito a comandare il calcio italiano? "Lotito viene dal mondo professionistico per elezione e non per nomina. Aveva la richiesta di fare il vicepresidente vicario e io mi sono opposto. Abbiamo un sistema calcio in difficoltà ma, tra le società che stanno bene, la Lazio è forse il primo club a non avere problemi. Il derby spostato a oggi? Personalmente non approvo la variazione ai calendari, vorrei il rispetto delle date iniziali".