Terremoto Anzhi: esonerato Meulensteen, tutti in vendita. Anche Eto'o?

Incredibile a Makhachkala. Quante volte, negli ultimi due anni, abbiamo sentito questa frase? Da quando Samuel Eto'o ha lasciato l'Inter per la sua nuova avventura ai confini dell'impero l'Anzhi è diventato una delle potenze europee, almeno per quel che riguarda il lato economico. Mancava ancora qualcosa per i risultati, ma gli acquisti delle ultime settimane, come Kokorin o Denisov, andavano in una direzione chiara. Spendere 50 milioni per tre calciatori (l'altro è Christoph Samba, del QPR) che conoscevano bene il campionato russo sembrava fosse solo l'inizio per un assalto alla Russian Premier League, in attesa di esordire in Champions. Sembra la storia del Malaga dello sceicco Al Thani, arrivato alla massima competizione europea e poi deciso a lasciare per una querelle lieve con l'amministrazione comunale per via dello stadio.
Invece Suleiman Kerimov, padre padrone della società del Daghestan, pare che abbia deciso di chiudere i rubinetti di petrodollari, distruggendo così una creatura dal giorno alla notte.

Rene Meulensteen, ex assistente di sir Alex Ferguson allo United, nelle prossime 24 ore verrà esonerato, a prendere il suo posto sarà Haji Hajiyev, tecnico interinale. L'inizio deludente è una delle cause per l'insoddisfazione del tycoon, che dopo aver speso molto per vincere il vessillo si trova, dopo quattro giornate, al tredicesimo posto in graduatoria, con una sconfitta che brucia come quella di Rostov nell'ultimo appuntamento di campionato.
Dunque Kerimov vende tutti, da Denisov - acquistato due mesi fa - a Samuel Eto'o, il budget verrà ridotto dagli attuali 150 milioni a 50 milioni, dividendo per tre gli impegni per evitare altro stress e altre sonore sconfitte soprattutto nel bilancio. Tanti i possibili affari, due su tutti Lacina Traorè e l'ex centrocampista dello Shakhtar Willian. Oltre a Eto'o, ovviamente, che però difficilmente se ne andrà senza una buonuscita corposissima.