Tevez e l'astinenza interrotta
Carlos Tevez non segnava in Champions League dal 7 aprile 2009. Per contestualizzare il dato, il giorno prima l'Abruzzo tremava e, a cinque anni di distanza, ancora troppo poco è stato fatto. In questo senso è probabilmente migliore la media, tutt'altro che da goleador, dell'Apache, finalmente tornato alla rete con un dribbling secco - e fortunato - e un destro sporco a infilare le gambe di Artur. Il Benfica, pur con qualche assenza di troppo, ha meritato la vittoria, arrivata con una saetta di Lima a pochi minuti dal termine, ma va detto che allo Juventus Stadium sarà tutt'altra musica, perché i portoghesi - pur squadra quadrata e campioni lusitani - sono inferiori tecnicamente.
I riflettori però sono puntati tutti sull'argentino, autore finalmente del ventesimo gol stagionale, che dev'essere solamente un viatico verso la finale del 14 maggio.
Certo, finora è stato proprio Tevez a mancare nella stagione europea dei bianconeri, ma la necessità è quella di avere il proprio bomber principe, magari in coppia con Llorente. Nei grandi appuntamenti il basco non ha quasi mai fallito, soprattutto contro il Real Madrid - andata e ritorno - forse il momento più alto della sua stagione. La mancanza di Arturo Vidal si è fatta sentire, soprattutto in un campo come l'Estadio Da Luz, imbattuto in Europa. Però, obiettivamente, qualora non fosse centrata la finale, la stagione - pur vincente in Serie A - non potrebbe risultare trionfale. E Tevez, dopo aver ritrovato finalmente la via della rete, non vorrà certo fermarsi qui.