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TMW - Marotta: "Vigili sul mercato. Allegri? Ci aspettavamo più difficoltà"

TMW - Marotta: "Vigili sul mercato. Allegri? Ci aspettavamo più difficoltà"TUTTO mercato WEB
© foto di Federico De Luca
lunedì 17 novembre 2014, 11:242014
di Simone Bernabei
fonte Dal nostro inviato Antonio Vitiello

Giuseppe Marotta, amministratore delegato della Juventus, ha parlato dalla sede della Gazzetta dello Sport in occasione della nona edizione del premio "Il bello del calcio" dedicato a Giacinto Facchetti. Questo quanto raccolto da TMW: "I fatti di Italia-Croazia? C'entrano pochissimo col calcio e con lo sport. E' una pagina nera, fortunatamente i nostri tifosi erano esclusi. Spero che l'Uefa possa prendere provvedimenti duri. Erano immagini bruttissime in una giornata in cui lo stadio era pieno di ragazzi. Premio a Totti? Sul calciatore c'è poco da dire. Un campione, un talento del nostro calcio. Totti avversario? Dal punto di vista calcistico molto valido, crea sempre difficoltà. Diverso il discorso sulle sue esternazioni, parole che noi non abbiamo accettato ma questo rientra nella libertà di parola. Mancini? Da una parte dispiace per l'esonero di Mazzarri. E' sempre un momento non bello.

Mancini ha dato molto al calcio italiano, ora rientra in un contesto diverso, porterà fiducia ed entusiasmo. Allegri? Sapevamo di contare su una società forte e su giocatori validi, che hanno ottenuto grandi risultati in questi anni con Conte, uno che ha fatto un ottimo lavoro qui. Allegri è altrettanto importante, ha vinto prima di Conte ed eravamo fiduciosi. Credevamo di avere difficoltà maggiori con lui. Morata? Azzardato fare pronostici. E' un talento, una giovane promessa che deve confermarsi per diventare realtà. Barzagli? Stiamo monitorando le sue condizioni, siamo certi che possa riprendere anche se guardiamo con interesse alla finestra di gennaio consapevoli del fatto che è difficile incrementare il livello qualitativo del gruppo. Buffon? Grande calciatore e grande professionista, ma nessuno è infallibile. Non si può minimamente pensare di criticarlo, ha dimostrato con professionalità di saper difendere egregiamente la porta della nostra Nazionale. Il poco talento in azzurro? Bisogna fare autocritica, sedersi e valutare le strategie per arrivare ad un calcio che qualitativamente ci possa riposizionare ad un livello alto come era ai tempi di Totti e Del Piero".