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TMW RADIO - Caldirola: "In Bundes sognano anche le piccole. Gnabry da big"

TMW RADIO - Caldirola: "In Bundes sognano anche le piccole. Gnabry da big"TUTTO mercato WEB
© foto di Mocciaro
martedì 7 febbraio 2017, 16:042017
di Dimitri Conti
fonte Intervista a cura di Dimitri Conti

Luca Caldirola, terzino del Werder Brema, è intervenuto ai microfoni di "Fuori dai confini", trasmissione in onda su TMW Radio.

Come stai adesso fisicamente? Sei reduce da un lungo infortunio...
"Ormai erano quasi quattro mesi che ero fuori, per un infortunio alla caviglia. Ora mi sono ripreso e da due-tre settimane mi sto allenando insieme alla squadra".

Il tuo contratto con il Werder scade a giugno. Progetti per il futuro?
"Ti dico sinceramente: adesso non ne ho la più pallida idea. L'infortunio mi ha cambiato i piani: essendo mancato per diversi mesi la mia priorità è, e l'ho detto anche alla società, tornare a piena disposizione, per giocare a pieno ritmo. Nel prossimo mese, o nei prossimi due, ne saprò di più. Ci troveremo con la società per discutere del mio futuro".

Come sta andando la stagione del Werder?
"Siamo nella parte bassa della classifica. Abbiamo perso le ultime due con Bayern e Dortmund, pur giocando due ottime partite. Abbiamo vissuto un po' di alti e bassi e speriamo nel girone di ritorno per migliorare la posizione in classifica. Spero di poter dare mano alla mia squadra".

Ci dai una valutazione sulla Bundesliga?
"È un campionato molto strano. All'andata magari sei ultimo e al ritorno sei in Europa League. Basti vedere i casi di Schalke e Wolfsburg che l'anno scorso erano sopra, e quest'anno sono nella parte bassa. A differenza del calcio italiano, dove è difficile vedere le piccole in cima alla classifica, qui in Germania capita spesso. Basta vedere il Lipsia arrivato dalla B che ora è secondo, o l'Eintracht che negli ultimi anni era sempre nei bassifondi. Ti puoi trovare sia giù che su".

Balzano agli occhi gli stadi pieni della Germania. Perché in Italia non accade?
"È un peccato. Da qui seguo la Serie A e la cosa mi rattrista. Il nostro campionato è sempre stato di altissimo livello, se non il più alto. Qui c'è una concezione diversa: le famiglie vanno per rilassarsi e godersi la partita, e non c'è l'ossessione di vincere la partita. Vedo qui a Brema che, nonostante siamo nella parte bassa, lo stadio è sempre pieno e ti applaudono anche se perdi. È un modo diverso di intendere il calcio che non abbiamo: noi vogliamo vincere, e se perdi ti fischiano. C'è una rilassatezza che in Italia non c'è".

Ci racconti Serge Gnabry? È descritto come uno dei migliori talenti nella Bundes...
"È molto forte. Lo conoscevo già di vista quando giocava nell'Arsenal e sapevo che era un talento. Ma da quando è arrivato a Brema ci sta dando una grossissima mano, segnando sei o sette gol se non sbaglio. È davvero un grande talento, credo che nel giro di uno-due anni sia già pronto per un top club".