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TMW RADIO - Diana: "Guardiola? Non ci credo. Mazzone lanciò Pirlo regista"

TMW RADIO - Diana: "Guardiola? Non ci credo. Mazzone lanciò Pirlo regista"
© foto di Federico De Luca
martedì 3 gennaio 2017, 18:152017
di Francesco Fontana
Archivio Maracanã 2017
TMW Radio
Archivio Maracanã 2017
Aimo Diana, allenatore ed ex calciatore, intervistato da Marco Piccari e Vincenzo Marangio
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Intervistato dalla redazione di TuttoMercatoWeb Radio, l'ex esterno, tra le altre, di Sampdoria, Palermo e Torino Aimo Diana (oggi allenatore) ha fatto il punto sul campionato italiano, partendo però da un big del calcio attuale.

GUARDIOLA - "Non abbiamo giocato insieme, ma ho avuto modo di conoscerlo. Non so quali possano essere i suoi obiettivi futuri, ma credo che come tecnico è riuscito a cambiare il calcio. Ci può stare un momento di debolezza e stanchezza, poi le vittorie ovviamente aiutano. Quest'anno sta facendo fatica al City, gli servirebbe un grande successo. Ripeto, credo sia solo un momento di stanchezza. Magari il suo è stato solo un piccolo sfogo, non credo voglia smettere di allenare".

MOLTO E' CAMBIATO - "In Italia c'è stato il periodo d'oro, quello delle Sette Sorelle, poi con 'Calcipoli' le cose sono cambiate. Oggi la Juventus sta dominando, dentro e fuori dal campo. Si respira aria d'Europa all'interno del club. Quando ero al Brescia c'erano tanti campioni, di una certa età. Con un Pirlo che per la prima volta giocò da regista, fu infatti Mazzone a impiegarlo in quel ruolo per la prima volta. Noi giovani cercavamo di imparare, ma quasi da soli e contando esclusivamente sui nostri mezzi. Oggi, invece, è tutto diverso. Per noi era molto più difficile arrivare in grandi squadre, ora a volte può bastare anche un solo campionato giocato positivamente per arrivare alla Juventus, al Milan o all'Inter. Prima non era così".

MERCATO - "L'Inter sembra abbia trovato la giusta strada, credo che il Napoli debba fare qualcosa, nonostante l'arrivo di Pavoletti. Alla Roma, invece, serve tempo per raggiungere la Juventus. La mentalità è fondamentale, anche se Spalletti può essere l'uomo giusto per cambiarla in meglio".