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TMW RADIO - Fiore: "Simeone all'Inter? Servono giocatori adatti"

TMW RADIO - Fiore: "Simeone all'Inter? Servono giocatori adatti"TUTTO mercato WEB
mercoledì 4 maggio 2016, 16:422016
di Lorenzo Di Benedetto
Archivio Maracanã 2016
TMW Radio
Archivio Maracanã 2016
Stefano Fiore, ex giocatore della Lazio, intervenuto nel contenitore di Pomeriggio TMW Radio
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Stefano Fiore è stato compagno di squadra di Diego Pablo Simeone ai tempi della Lazio e per parlare dell'attuale tecnico dell'Atletico Madrid, che nella serata di ieri ha staccato il pass per la finale di Champions League del prossimo 28 maggio a Milano, è intervenuto ai microfoni di TMW Radio: "Già quando giocava dava l'impressione di essere predisposto a fare l'allenatore, era sempre molto attento, studiava nei minimi dettagli gli avversari e credo che adesso faccia lo stesso. Finora sta andando a gonfie vele, ottenendo risultati straordinari".

Sarebbe pronto per una grandissima?
"La bontà del suo lavoro è sotto gli occhi di tutti. Possiamo parlare dell'estetica, ma è un allenatore che riesce a tirar fuori il massimo dai suoi giocatori. Il fine non sempre giustifica i mezzi ma è molto pragmatico e potrebbe avere tante pretendenti, tra le quali anche le big italiane. Con Simeone servono però certi giocatori. Indubbiamente ha anche giocatori di qualità, ma il suo gioco si basa sull'avversario".

Lo sentirà prima della finale?
"Indubbiamente sì. Conoscendolo però è anche molto scaramantico".

Cosa pensa di Simone Inzaghi alla Lazio?
"Se la sta cavando in maniera egregia, in una situazione non certo semplice. Ancora è presto per giudicarlo, sono troppe poche le partite. I risultati sono positivi e devo dire che ha avuto un buon impatto. Conosce bene il calcio, è in gamba, prepara le partite in maniera perfetta".

Da ex Parma, cosa pensa del nuovo corso dei ducali?
"Non posso che essere molto contento. Mi auguro che le cose continuino così, la piazza merita platee diverse dalla Serie D e dalla Lega Pro. Mi congratulo con tutti per quanto fatto quest'anno".

Quando era al Torino ha avvertito l'importanze di quella maglia?
"Purtroppo sono stato lì soltanto 6 mesi, la situazione era complicata e la società doveva risistemarsi, ma comunque ho capito l'importanza della maglia. Si respira la storia e il blasone di quella società".

Cosa pensa dell'Italia di Conte all'Europeo?
"Non siamo certamente i favoriti ma storicamente è un vantaggio. Mi auguro che gli azzurri siano la mina vagante, anche perché ci sono quattro o cinque squadre nettamente superiori. L'Italia è comunque una squadra tosta che venderà cara la pelle".