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TMW RADIO - Mangone: "Italia, stupisce la partecipazione emotiva del gruppo"

TMW RADIO - Mangone: "Italia, stupisce la partecipazione emotiva del gruppo"TUTTO mercato WEB
© foto di Jacopo Duranti/Tuttolegapro.com
giovedì 30 giugno 2016, 15:062016
di Ivan Cardia
Archivio Maracanã 2016
TMW Radio
Archivio Maracanã 2016
Amedeo Mangone, ex calciatore ed allenatore, ospite di 'Pomeriggio Tmw Radio' con Vincenzo Marangio e Daniele Petroselli
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Ospite di TMW Radio l'ex difensore, tra le altre, di Bari e Bologna, Amedeo Mangone ha parlato del cammino europeo dell'Italia di Antonio Conte: "Contro la Germania ci dobbiamo aspettare un'Italia come quella vista con la Spagna, questa squadra ha la consapevolezza dei propri limiti e delle proprie qualità, di poter mettere in difficoltà qualunque avversario".

La Germania sta meglio della Spagna che non ha reso molto.
"Non so se la Spagna non abbia reso per demerito loro, l'Italia può mettere in difficoltà gli avversari. La Germania farà fatica a trovare gli spazi, molto dipenderà dall'Italia e Conte ha dimostrato di preparare benissimo le partite, unendo la capacità difensiva alla pericolosità offensiva".

Chi giocherà a centrocampo secondo lei?
"Ho letto della possibilità di Parolo regista con Sturaro o Florenzi interno. Credo che la soluzione migliore la sappia Conte, che vede tutti i giorni i propri giocatori. Penso che abbia già provato le alternative, sia De Rossi che Motta avevano già problemi fisici".

Confermata la coppia Eder-Pellè. Le piace il ruolo di Insigne?
"Sì, ma mi stupisce soprattutto la partecipazione emotiva dei calciatori dalla panchina, dimostrano anche quando entrano di avere grande attaccamento alla maglia e al gruppo. Insigne entrando a partita in corso può essere determinante".

Sono lontani i ricordi dell'Italia che non cantava l'inno di Mameli. Conte ha trasformato il gruppo?
"Sì, però magari prima c'erano meno tv a farlo notare. Ora che si controlla qualsiasi cosa è naturale che il fatto di cantare l'inno dia un trasporto maggiore. Scena? Al di là della scena credo che si carichino fra di loro anche in questo modo".

La Juve si muove meglio e prima delle altre.
"Sì, la Juve credo che abbia già l'ossatura. Doveva fare qualche innesto per il salto di qualità e non penso che abbia finito, l'obiettivo è lottare in Champions League e provare a vincere la coppa".

La Roma è rimasta spiazzata dalla cessione di Pjanic?
"È difficile per i tifosi, ma è anche vero che non ci si poteva fare molto. Io credo che la Roma abbia dimostrato di avere grandi qualità all'interno della rosa, deve migliorare in attacco e con la partenza di Pjanic dovrà cercare un centrocampista per poter competere con la Juventus".

Si aspettava tutti questi no al Napoli e la grana Higuain?
"È il periodo estivo che condiziona molto le società. Difficilmente parlano i giocatori, magari lo fanno gli agenti e il problema è che in questo momento anche una mezza frase viene interpretata male. Il Napoli ha una società seria, De Laurentiis ha fatto grandissime cose e puntato su un allenatore che ha dimostrato di essere un grande. In questo momento ci si aspettano acquisti importanti, quindi vanno spesi molti soldi. Non penso che il Napoli voglia cedere, penso al caso di Hamsik. Per Higuain, penso che alla fine rimarrà, ma nel caso il Napoli non si farà problemi a sostituirlo".

Che esperienza è stata quella alla guida del Gama in Brasile?
"Molto gratificante, anche perché avvenuta in un Paese dove non aveva allenato nessun italiano. Molto positiva a livello professionale, è finita perché il mio permesso di soggiorno durava soli tre mesi, però è stata un'esperienza più che positiva".

Quanti giocatori di talento ha visto?
"Mi aspettavo di vedere giocatori più bravi. Ho allenato nell'equivalente della nostra Lega Pro, ho trovato giocatori normali e penso che a livello tattico siano indietro. Per questo si capiscono le difficoltà che ha la Nazionale di recente. Gli allenatori brasiliani hanno in mente idee che non rispecchiano quelle del calcio mondiale".