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TMW RADIO - Matteo Salvini: "Sono incazzato. Milan, ora serve chiarezza"

TMW RADIO - Matteo Salvini: "Sono incazzato. Milan, ora serve chiarezza"
lunedì 2 maggio 2016, 15:302016
di Simone Bernabei
Archivio Maracanã 2016
TMW Radio
Archivio Maracanã 2016
L'On. Matteo Salvini, segretario della Lega Nord, intervenuto nel contenitore di Pomeriggio TMW Radio
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Il segretario della Lega Matteo Salvini ha parlato in esclusiva ai microfoni di TMW Radio della delicata situazione del Milan dopo il pareggio col Frosinone: "Ovviamente nella vita ci sono altri problemi rispetto al Milan, ma sono incazzato. Vorrei che almeno che la società ci dicesse la verità. Non è possibile che da 4-5 anni ci parlino d'Europa e poi pareggiamo con la penultima in classifica. Ho paura per l'inclinazione zampariniana che stiamo prendendo, in panchina potresti mettere chiunque ma non cambierebbe nulla. Non è colpa di Brocchi come non lo era dei vari Seedorf e Inzaghi. Quest'estate che non mi vengano a parlare di Champions, serve un progetto a medio termine magari improntato sui giovani italiani. E' inutile spendere milioni per comprare trentenni o trentacinquenni, meglio investire sul futuro. I giovani? Se non hanno sbocco in prima squadra o in società satellite è inutile. La confusione a livelli societari si riverbera tutti i livelli, io preferisco la verità. Ho iniziato a tifare in Serie B, non era una grande squadra ma c'era un progetto e un rapporto coi tifosi"

Sui cinesi.
"Io mi aspetto anche i marziani a questo punto... Può arrivare chiunque purché abbia capitali reali e non fantasmi come quelli di questi mesi".

Sui fischi a Galliani.
"Io sarò sempre riconoscente a questa società per ciò che abbiamo vinto, ma non si può vivere solo di ricordi. Galliani ne ha azzeccate tante in passato, anche grazie ad alcuni collaboratori come Braida, ma nelle ultime campagne non ne ha azzeccata una neanche per sbaglio. Tanti ringraziamenti, ma c'è bisogno di ricambi in tutti i reparti".

Su Maldini e il proprio Milan preferito.
"Sono affezionato al calcio della domenica, quello delle 15. Gli anticipi, i posticipi e tutto il resto non mi piacciono, manca poesia. Per questo le bandiere sono uno dei pochi valori del calcio da mantenere. Da tifoso, mi piacerebbe che qualcuna di queste bandiere tornasse ad avere peso nel Milan. Ho nel cuore il Milan di Sacchi. Baresi, Van Basten, Sebastiano Rossi e Virdis non li rivedrò più per tanti anni, anche se magari nelle giovanili ci sono. Come li abbiamo trovati all'ora li potremmo trovare anche adesso, senza bisogno di andare a cercare parametri zero a caso".

Su Donnarumma?
"È questo il progetto, che mi dicano che il prossimo anno non vinceremo nulla ma che inizieremo a costruire qualcosa di importante. Europeo? Guardate le figure delle squadre italiane nelle coppe europee. Udinese e Inter è un esempio, io mi approccio con pochissima fiducia all'Europeo. Le seconde squadre o le squadre satelliti potrebbero essere idee interessanti, così come l'azionariato per le società in modo da far contare di più i tifosi".