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TMW RADIO - Moggi: "La Juve non si lamenta mai, è il silenzio dei forti"

TMW RADIO - Moggi: "La Juve non si lamenta mai, è il silenzio dei forti"TUTTO mercato WEB
© foto di Stefano Porta/PhotoViews
venerdì 22 aprile 2016, 16:372016
di Ivan Cardia

Ospite di TMW RADIO, Luciano Moggi ha analizzato la stagione, partendo ovviamente dalla Juventus e dal mercato bianconero, che vede Lapadula come possibile prossimo rinforzo: "Sta dimostrando di essere un attaccante di valore, segna a volte gol impensabili. Credo che la Juventus faccia bene ad assicurarsene le prestazioni, fermo restando che potrà giocare in Serie A da un'altra parte".

Lui e Caprari sono pronti per la A?
"La differenza è che Caprari è un po' alterno nel rendimento, mentre lui è molto continuo nel rendimento, anche all'età di 24 anni".

Quinto Scudetto consecutivo in arrivo per la Juve, fra veleni e polemiche. Giustificati?
"Le polemiche nei confronti della Juventus mi sembrano un po' effimere, gli avversari non tengono conto delle 23 vittorie nelle ultime 24 partite, senza soluzione di continuità. Dovrebbero guardare a quello e non lamentarsi, la Juventus non si lamenta mai: forse è il silenzio dei forti. Però ha avuto tanti infortuni, Marchisio è anche importante per la Nazionale ma nessuno si è lamentato. Non ho mai sentito la Juve lamentarsi del calendario, se poi lo fa Sarri non può che predicare contro se stesso, perché non sa che il calendario viene fatto anche dal suo Presidente".

Cosa manca per il salto di qualità in Europa?
"Parliamo di una competizione molto diversa, forse la Juventus non ha abbastanza giocatori scafati a livello internazionale. Questa squadra si giova di un reparto difensivo notevole, fin quando gli esponenti della difesa rimarranno quelli la Juve potrà andare avanti pur segnando meno delle avversarie ma subendo molti meno gol".

Del Milan visto col Carpi che pensa?
"Quando si cambiano tanti allenatori e gli esiti non cambiano, vuol dire che la squadra è composta male, forse conviene intervenire da quel punto di vista".

Inter deludente?
"Abbiamo visto la sconfitta come il Genoa, mi chiedo come si possa dire che Mancini abbia fatto bene quando ha messo in regia Melo e Medel, che sono due cani che corrono addosso a tutti quanti ma dal quel punto difettano. Poi penso a Eder, che non era proprio da prendere"

La Fiorentina si è sgonfiata?
"Non è che si sia sgonfiata, gioca bene ma manca di personalità: non ha giocatori di carisma e quando finisce la forza atletica diventa una squadra non dico normale ma che non può aspirare oltre il quinto posto. Manca chi sa comandare in campo e questo è un difetto grande per una squadra che dovrebbe e potrebbe ambire a grossi traguardi".

Caso Totti, la Roma lo sta gestendo bene?
"È un discorso abbastanza complesso, io credo che in quest'occasione abbia sbagliato Totti nel non capire che a 39 anni suonati non è più reattivo come prima. Soprattutto sbaglia quando litiga con l'allenatore, la società ha tentato di far fare una cena ai due per ristabilire l'equilibrio, ma evidentemente è stato un fallimento perché subito dopo l'allenatore lo ha messo ai livelli di un ragazzo della Primavera facendolo entrare alla fine a risultato compromesso. Poi il caso vuole che segni due gol e ribalti la partita, ma sono casi fortunati, che non coincidono con una realtà futuribile. Sbaglia Totti, soprattutto sbaglia la società,perché questa diatriba andrà a danno della Roma stessa".

Lei con la cessione di Zidane ha costruito una grandissima Juve, venderebbe Pogba?
"È difficile, Pogba ha la stoffa del campione ma non è certo Zidane. La Juventus sta maturando un progetto positivo, prendendo tutti i migliori giovani d'Italia, come nel caso di Berardi. Bisogna tenere conto che nel campionato italiano vince chi è più attaccato ai colori e questi non sono certo gli stranieri, che giocano in un campionato a loro estraneo ma non danno lo stesso contributo degli italiani. Quando si prendono sudamericani e non sono sudamericani tipo Dybala, che è un campione, succede che facendo tanti viaggi intercontinentali ritornino in condizioni non ottimali. Penso ai risultati dell'Inter o della Fiorentina dopo il periodo pasquale, o al Napoli che è andato a Milano in condizioni disastrate. La Juventus penso che stia valutando con attenzione".