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TMW RADIO - Rivera ricorda: "Io e Mazzola, una staffetta assurda"

TMW RADIO - Rivera ricorda: "Io e Mazzola, una staffetta assurda"TUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
giovedì 10 novembre 2016, 14:482016
di Marco Conterio

L'icona del calcio italiano Gianni Rivera parla in esclusiva a TMW Radio. Si parte col Milan: "Io ho iniziato ad Alessandria, poi ho fatto 19 anni da giocatore al Milan e 7 da dirigente. Ci ho passato diversi anni direi... Penso agli anni da giocatore, ricordo con piacere tutto il periodo da giocatore ma anche da bambino, quando ero ai Salesiani di Don Bosco, quando si poteva giocare per strada. Il tecnico che ho nel cuore? Rocco è stato il principe degli allenatori, c'è stato un rapporto umano e personale, familiare oltre che sportivo. Però ci son stati altri allenatori importanti e che hanno inciso, come Liedholm. Il compagno di squadra con cui ho avuto più feeling? Avevo tanti vicini di casa, da Rosato a Schnellinger fino a Bigon. Il rapporto però era bello con tutti, c'era bel rapporto tra tutta la squadra e da lì i risultati. Mazzola? E' l'avversario principale che avevo. Al di là dell'assurda staffetta che poi ha anche funzionato, abbiamo sempre giocato.

Era assurda, potevamo giocare insieme, sono d'accordo col parere di Platini. I compagni di squadra? Io dovevo pensare, gli altri correre, ma dovevano pensare anche loro sennò era una tragedia. Il Milan di oggi? Ha vinto con la Juventus, battendo la prima in classifica può sperare di sostituirla addirittura nel corso del campionato. Sta facendo abbastanza bene, poi ci sono molti giovani italiani ed è un bellissimo messaggio che spero le altre società professionistiche raccolgano. Lavorare nel settore giovanile è più importante che cercare all'estero, tanto da lì i numeri uno non vengono in Italia perché costano troppo. Il più grande 10 di Italia dopo di me? Ci sono stati bravi giocatori, da Baggio a Del Piero, naturalmente Totti. Sono questi i giocatori che hanno lasciato un segno con quel numero che oggi non ha più significato. Oramai lo mette anche un portiere, non ha più lo stesso valore. Però se è sulle spalle di un trequartista torna evidente, ma ora può averlo chiunque".