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TMW RADIO - Taglialatela: “Napoli, Reina out solo se arriva un Donnarumma”

TMW RADIO - Taglialatela: “Napoli, Reina out solo se arriva un Donnarumma”
giovedì 2 marzo 2017, 21:532017
di Marco Frattino

“Se l'intervento di Reina su Cuadrado è falloso? Credo che sia fallo quando il portiere non arrivi a toccare il pallone, un tempo di uscita errato può starci e poi si prende l'avversario. Ma non è questo il caso. Ho parlato anche con l'ex arbitro Bergonzi. Ha confermato che, quando il portiere tocca la palla, non c'è rigore. L'arbitro di martedì, Valeri, era però distante e non ha visto l'intervento di Reina. Albiol-Cuadrado? Sono due interventi sui quali fischiare o non fischiare il rigore, c'è il fatto che è stato sanzionato quello a favore della Juve. Valeri era vicino all'area bianconera, avrà visto bene il fallo su Albiol. Reina, invece, è andato sul pallone e non direttamente su Cuadrado. Oggi, però, è vero che gli avversari non saltano più il portiere ma cercano il contatto fisico”. Parole firmate da Giuseppe Taglialatela, ex portiere del Napoli che ha parlato a TMW Radio in occasione della trasmissione 'A Tutto Napoli', organizzata in collaborazione della redazione di Tuttonapoli.net. L'ex estremo difensore, che in carriera ha vestito anche la maglia di Fiorentina e Siena, ha proseguito: “Ho sentito tanti ex arbitri, c'è chi è a favore e chi contro la decisione presa da Valeri sull'intervento ai danni di Cuadrado. Anche sul fallo ai danni di Albiol, ci sono immagini che mostrano il contatto e altre immagini in cui non si vede nitidamente. Sul fallo fischiato ai danni di Reina, era più facile vedere l'intervento del portiere sul pallone in primis”.

Sul gol di Higuain, di chi è la colpa? Di Reina o di Koulibaly? “Quando finisce così, la colpa ricade sempre sul portiere. Ho visto che c'è stato un tempo di uscita sbagliato, il cross è partito da distanza tutt'altro che esagerata. Il portiere, però, quando esce dà una grossa mano ai difensori che sono in difficoltà sui cross avversari. Reina ha fatto bene a uscire, ma c'è stato qualcosa che è andato storto”.

Come giudichi la stagione di Reina? È un leader, ma alterna grandi parate a uscite a vuoto. “Credo che Pepe sia, al di là di qualche piccola incertezza, anche un po' sfortunato. Higuain ha segnato da posizione defilata. Quest'anno ho contato un paio di errori, nel complesso Reina è quello che porta qualcosa in più al Napoli. Il portiere, in generale, commette qualche piccolo errore. Ma bisogna mettere a bilancio tutto, nella prima frazione ha fatto due grandi parate su Mandzukic e Lichtsteiner. Sul gol di Higuain, c'è anche chi deve andare a tenere testa al Pipita. Al Napoli manca un po' di personalità, magari ci fosse qualche altro calciatore come Pepe”.

Il Napoli deve puntare ancora su Reina nella prossima stagione? “Non è una scelta semplicissima. Pepe deve giocare e fare il leader, Sarri non ne fa mai a meno. Nei momenti importanti, Reina è quello che serve a Sarri. Sappiamo che portiere è, poi ha due piedi da centrocampista. Parte tutto da lui, è anche bravo in porta. Per sostituirlo, serve un portiere di grande livello e non so se ce ne siano in giro. Se arriva Donnarumma, è ovvio che possa andare bene (ride, ndr)”.

Il Napoli, però, incassa più gol della passata stagione. “E' un errore dei singoli, l'anno scorso il Napoli ha incassato 27 gol in campionato. Quest'anno, tra tutte le competizioni, ne ha incassati 44. Non ci siamo, magari prendi un gol in meno a Madrid e Torino e hai la possibilità di ribaltare la situazione. Quest'anno la difesa non sta andando bene, ma sono tutti errori dei singoli e non di reparto. Poi c'è la psicosi sulle palle che arrivano in area, il Napoli in questi casi va in difficoltà. C'è la preoccupazione di sbagliare, e poi si sbaglia. Magari manca un po' di attenzione, poche gare le ha finite senza subire gol. Il Napoli sta soffrendo sulla fase difensiva, servirebbe qualche gara senza prendere gol per acquistare fiducia”.

La difesa, però, a prescindere dal fallo su Albiol era piazzata male sull'azione che ha portato la Juve sul 3-1. “Serviva maggiore attenzione, magari il 2-1 sarebbe stato positivo in vista del ritorno. La qualificazione si gioca in 180' e non in 90, bisogna stare attenti in difesa. Quest'anno è la nota dolente, è quello che sta facendo la differenza tra secondo e terzo posto”.

Quando ti rivedremo al San Paolo in veste di tifoso? “Sono da sempre tifoso del Napoli, da quando ho smesso non riesco a guardare la partita con serenità. Quando sono stato al San Paolo, sono scappato a fine primo tempo perché il cuore era a mille. Il Napoli mi mette sempre tensione, spesso quando la squadra avversaria attacca cambio canale in tv e poi torno a vederla (ride, ndr)”.