Menu Serie ASerie BSerie CCalcio EsteroFormazioniCalendari
Eventi LiveCalciomercato H24MobileNetworkRedazioneContatti
Canali Serie A atalantabolognacagliariempolifiorentinafrosinonegenoahellas veronainterjuventuslazioleccemilanmonzanapoliromasalernitanasassuolotorinoudinese
Canali altre squadre ascoliavellinobaribeneventobresciacasertanacesenalatinalivornonocerinapalermoparmaperugiapescarapordenonepotenzaregginasampdoriaternanaturrisvenezia
Altri canali serie bserie cchampions leaguefantacalcionazionalipodcaststatistichestazione di sosta

Toni, il miglior centravanti per la Nazionale. A 38 anni

Toni, il miglior centravanti per la Nazionale. A 38 anniTUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
lunedì 27 aprile 2015, 12:002015
di Raimondo De Magistris

In un'ipotetica competizione da disputare questa estate Antonio Conte nel decidere i convocati non potrebbe avere grossi dubbi su chi scegliere e schierare al centro dell'attacco della sua Italia. Tra i bomber italiani che si sono messi in evidenza nell'ultimo biennio solo Luca Toni in quel di Verona è riuscito a segnare con impressionante regolarità. Trentasette i gol realizzati in due anni, con sei partite del secondo campionato ancora da giocare e la possibilità di chiudere anche quest'anno la stagione con venti gol.
Come lui in Italia nessuno nemmeno lontanamente avvicinabile. Lo scorso anno Toni concluse la classifica cannonieri al secondo posto, alle spalle del solo Ciro Immobile che in estate è volato a Dortmund senza riuscire a replicare le gesta di Torino. Toni invece ai tifosi dell'Hellas ha concesso il bis e quest'anno, nonostante un Verona non all'altezza della passata stagione, è nuovamente al secondo posto col solo Tevez che ha realizzato una rete in più.
Numeri eccezionali per un bomber che tra un mese compirà 38 anni, ma che continua a divertirsi come un ragazzino anche perché le cifre sono tutte dalla sua parte. Ieri al termine della gara contro il Sassuolo decisa da una sua doppietta tutti gli hanno reso omaggio, a partire dal presidente Setti che ha parlato di Toni come dell'unico calciatore insostituibile in squadra. Dichiarazioni inevitabili perché quest'anno il Verona senza i gol del suo bomber sarebbe stato in guai molto seri. Parole che spalancano le porte a un rinnovo del contratto, anche se l'attaccante Pavullo nel Frignano s'è sempre trincerato dietro a un: 'Deciderò in estate con la mia famiglia'.


Toni in questo momento si gode quindi la sua seconda giovinezza senza troppi pensieri. Il problema, casomai, è del ct Conte che per Euro 2016 ripone le sue speranze in attaccanti più giovani, ma in questo momento non sta ricevendo da loro le giuste risposte. Ciro Immobile è ormai ai margini del Borussia Dortmund e in estate spera di tornare in Italia per rilanciarsi. Simone Zaza, punta di diamante del nuovo progetto azzurro, non segna in campionato da Sassuolo-Inter del 1° febbraio, mentre Pellè solo ad aprile ha ritrovato il gol in Premier League mettendo così fine a un digiuno che durava dal 2014.
Alle spalle di Toni, insomma, lo scenario è piuttosto grigio. Segnali incoraggianti arrivano da Napoli - con Gabbiadini e Insigne - e da Torino con Quagliarella che è alle prese con il miglior campionato della sua carriera. Per guidare una Nazionale sembra però davvero troppo poco. Sono solo sprazzi di colore su una tela nera, con Toni sullo sfondo come bandiera di una generazione di centravanti che sono ancora costretti a tirare la carretta.