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Torino, Cairo: “Stagione da 8. Mihajlovic resta, ho un impegno con Belotti”

Torino, Cairo: “Stagione da 8. Mihajlovic resta, ho un impegno con Belotti”TUTTO mercato WEB
© foto di Antonello Sammarco/Image Sport
lunedì 10 aprile 2017, 10:302017
di Marco Frattino

Urbano Cairo, presidente del Torino, ha parlato a Radio Rai attraverso la trasmissione Radio Anch'io Lo Sport. “Eravamo partiti bene, abbiamo perso qualche punto di troppo ma - ha detto il patron granata - ci può stare perché abbiamo una squadra giovane. Abbiamo seminato bene per avere una buona base nel prossimo anno, insieme ad altri giovani che abbiamo già preso e che torneranno dal prestito. Bonifazi ha fatto bene alla SPAL, Lyanco è stato preso di recente e l'abbiamo soffiato a una grande concorrenza. Milinkovic-Savic è un portiere molto forte, di grande prospettiva. Abbiamo tanti giovani che stanno crescendo molto bene”.

Clausola addirittura bassa per Belotti? “Quando l'ho messa sembrava stratosferica, ora sembra bassa. Non credo che qualcuno venga a prenderlo per 100 milioni di euro, lui è felice e disposto a restare e parlerò con lui per farmelo dire. Credo che sia importante restare almeno un altro anno con noi, sta facendo bene in campionato. Può consolidarsi con noi, andare al Mondiale e poi vediamo. Io lo tengo stretto a vita. Se qualcuno arrivasse dall'estero e offrisse cento milioni, lo lascio andare. Ho preso questo impegno con lui. Ma lui potrebbe dire anche di no, è un ragazzo eccezionale e si può andare avanti insieme a beneficio di tutti. Con grande gioia da parte dei nostri tifosi”.

Il Torino ha migliorato la posizione dell'ultima stagione. Che voto dà alla sua squadra? “Il Toro di oggi merita un ben 7+, forse anche di più perché ha fatto divertire i tifosi facendo tanti gol. La difesa ha subito troppe reti, è vero, ma la squadra è sbilanciata in avanti perché abbiamo fatto 59 gol. Abbiamo il quarto miglior attacco del torneo, nella nostra storia è il settimo attacco più forte. Siamo riusciti a fare 67 gol tra A e Coppa Italia, il 7+ magari ci sta stretto e per questo meritiamo anche un 8 in pagella”.

Mihajlovic resta anche nella prossima stagione? “L'aspetto umano che mi piace è la sua franchezza e la sua lealtà, è una persona che parla in modo diretto. Con lui non ci sono mai retro pensieri, confermo che sarà con noi il prossimo anno. C'è un contratto ma c'è anche un buon rapporto con lui. Abbiamo migliorato la nostra posizione, abbiamo otto punti in più della scorsa stagione ma anche due in più dell'anno in cui andammo in Europa League. Siamo in crescita costante da quando siamo andati in Europa. L'anno dopo arrivammo agli ottavi della coppa, l'anno scorso siamo andati meno bene e quest'anno stiamo facendo discretamente. Speriamo di superare il nostro record di punti, vogliamo continuare il nostro cammino e migliorarci. Il Toro, rispetto ad altre squadre, ha un fatturato molto inferiore. Abbiamo 75 milioni di fatturato, le big sono almeno a 100 milioni”.

Puntate alla vittoria del derby del 7 maggio? “Facciamolo, ma non parliamone. Per noi è una gara importantissima, tutti teniamo a questa gara. Da Mihajlovic ai tifosi, anche io ci tengo tantissimo ma non voglio parlarne. Vogliamo fare qualcosa di speciale”.

Come procede la rinascita del Filadelfia? “Direi molto bene, è stato grande merito nostro e dei tifosi. Nel '97 fu demolito e fu una cosa molto brutta, in quello stadio aveva giocato il Grande Torino e andava preservato. Quando arrivai al Toro, mi impegnai per l'attenzione su quel tema. Io sono arrivato nel 2005, lo stadio era demolito da otto anni. Facemmo una marcia per il Filadelfia nel 2007, i tifosi hanno spinto tanto e il Comune ha dato la sua disponibilità. Ho messo una parte delle risorse con la fondazione di mia madre”.

Possibile commissariamento della Lega? “Non lo so, non lo vedo come una sciagura assoluta se fosse un punto di partenza per creare una Lega al passo con i tempi. Invece di pensare solo a dividere la torta, spero in una Lega in cui si pensi a sviluppare ricavi e a diffondere il nostro campionato all'estero. Vorrei una Lega moderna e molto più manageriale, serve una struttura manageriale molto più ricca. Serve gente che vada in giro per il mondo a vendere meglio il nostro campionato, si potrebbero fare mille cose in più. Non è un problema di nomi, ma è un problema di struttura. Ne serve una manageriale e moderna”.