Torino, Cairo: "Darmian? Ora non parte. Per Ilicic dipende dalla Fiorentina"

"Noi gli investimenti li abbiamo fatti in estate spendendo 22 milioni dei 24 incassati. Oggi lo si è visto con Peres, Quagliarella, Benassi e Martinez. E' chiaro che alcuni giocatori hanno bisogno di tempo, non bisogna dimenticare che in questa stagione stiamo giocando anche in Europa. A gennaio senza l'Europa League ci siamo impegnati di più e meglio e lo si è visto. Contro una Sampdoria che è una buonissima squadra ho visto un Torino che ha aggredito l'avversario e ha giocato un buon calcio". A parlare è Urbano Cairo, presidente del Torino che ha rilasciato un'intervista ai microfoni di Sky dopo la vittoria contro la Sampdoria.

Dopo Gonzalez mercato chiuso?
"Se domani potremo fare ancora qualcosa lo faremo volentieri. Il mercato di gennaio è difficile, chi ha buoni giocatori se li tiene. Abbiamo avuto la fortuna di prendere Maxi Lopez, lo seguivamo da tempo e s'è subito ambientato bene".

A gennaio avete puntato su giocatori d'esperienza.
"I giovani di prospettiva hanno bisogno di tempo per crescere. Il giocatore più esperto, invece, in una squadra molto giovane ti dà quella esperienza che in un campionato impegnativo e difficile come quello italiano è importante. La squadra c'è".

E' Ilicic l'ultimo giocatore che proverete ad acquistare? Siete disposti a inserire Darmian nella trattativa?
"Noi i nostri giocatori importanti oggi non li vendiamo. Darmian non è un giocatore che andrà via, poi cercheremo di capire le sue esigenze piuttosto che le nostre. Non l'ho assolutamente già venduto, ho tantissime richieste per lui e a giugno ne parleremo. Se lui vorrà restare rinnoverà il contratto a cifre particolarmente buone. Tenerlo è la cosa a cui tengo di più, ma dobbiamo essere in due a essere felici".

E su Ilicic?
"Dipende molto dalla Fiorentina, coi Della Valle abbiamo buonissimi rapporti e vedremo se si riuscirà a trovare un punto di incontro. Bisogna trovare una formula che vada bene per entrambi, il giocatore ha il piacere di venire a Torino ma dobbiamo trovare un punto di incontro. Io sono disposto a pagare un prestito oneroso con diritto di riscatto. Loro già con Cerci fecero con noi un buon affare".