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Torino, Cairo senza paura: "Zenit? Anche l'Athletic era uno spauracchio"

Torino, Cairo senza paura: "Zenit? Anche l'Athletic era uno spauracchio"TUTTO mercato WEB
© foto di Antonello Sammarco/Image Sport
venerdì 27 febbraio 2015, 15:272015
di Gaetano Mocciaro

Urbano Cairo ai microfoni di Radio 24 nel corso della trasmissione "Tutti convocati": "Sono felicissimo della vittoria di ieri sera perché ci permette di entrare nella storia in quanto nessuno prima di noi era riuscito a vincere a San Mamés. I ragazzi sono stati speciali, li ho visti davvero determinati".

"Nessuna rivincita per la storia del 'Cairo braccino'. Se intervengo nelle questioni tecniche? Quando i presidenti parlano troppo alle squadre è perché le cose non vanno bene e continueranno a non andar bene. Berlusconi? Ha fatto bene quando aveva giocatori straordinari, adesso non è così".

su Maxi Lopez: "Ci credevamo molto perché conoscevamo il calciatore, che qualche anno fa ha fatto cose importantissime. E' un giocatore integro, aveva viglia di riscattarsi e sta facendo benissimo. Inizialmente quando lo prendemmo qualche giornale mi ha rimproverato che non avevo fatto gli acquisti importanti, che non ho dato la sveglia".

Sullo Zenit: "Mi sono già sbarrato l'11 e 12 sull'agenda per stare con i miei. Lo Zenit è una grande squadra, ma noi abbiamo dimostrato di avere qualità importanti e compattezza. Dobbiamo crederci fino in fondo per continuare a fare quel che abbiamo fatto ieri sera e anche meglio. Preoccupazioni? C'erano anche quando siamo stati sorteggiati contro l'Athletic. Ho visto grande autostima, una squadra che sta crescendo"

su Darmian: "Quanto vale? Non ci penso. Anzitutto sono felice per lui che sta diventando un goleador".

Torino superiore rispetto l'anno scorso?: "L'anno scorso è vero che alla fine dell'anno tra Cerci e Immobile avevamo fatto 35 gol, ma quest'anno Quagliarella ne ha fatti 13 fra coppe e campionato, Maxi Lopez 4 gol e Martinez 6. Insomma, abbiamo rimpiazzato bene Cerci e Immobile".

Meglio concentrarsi su campionato o sull'Europa League?: "I due obiettivi importanti sono campionato ed Europa League. La Serie A è sempre fondamentale, certamente anche l'Europa lo è. Avevamo detto che avremmo onorato la competizione europea e così è, perché volevamo riportare il Torino a un certo livello in Europa".