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Torino, Cerci e Immobile tra Mondiale e futuro. Molto dipenderà dalla Juve

Torino, Cerci e Immobile tra Mondiale e futuro. Molto dipenderà dalla JuveTUTTO mercato WEB
© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport
lunedì 21 aprile 2014, 07:002014
di Raimondo De Magistris

Quello composto da Alessio Cerci e Ciro Immobile è per distacco il migliore tandem offensivo della Serie A. Un attacco micidiale, migliore addirittura di quello della Juventus dei record, che sta trascinando il Torino in una lotta per la qualificazione alla prossima Europa League che a inizio stagione non era obiettivo della società di patron Cairo. Venti i gol (senza rigori) messi a segno da Immobile, attuale capocannoniere della Serie A. Tredici quelli siglati da Cerci che ha nel suo arco anche un'altra freccia micidiale: gli assist. Nove i suggerimenti vincenti, meglio con dieci ha fatto solo Gervinho qualche chilometro più a sud.
Numeri spaventosi, insomma, che in pochi mesi hanno cambiato le gerarchie di Cesare Prandelli e proposto due nuovi protagonisti per il Mondiale in Brasile. Certo al 100% di un posto Alessio Cerci, giocatore con caratteristiche uniche che in questa stagione ha stravinto il duello a distanza con Lorenzo Insigne e convinto il ct a puntare su di lui. Qualche punto di percentuale in meno per Immobile che, però, anche alla luce delle ultime prodezze è praticamente impossibile da lasciare a casa. Difficile motivare la non convocazione dell'attuale capocannoniere della Serie A, difficile far spazio ad attaccanti che sono ben lontani dalla straripanza fisica e dal fiuto del gol messi in mostra da Immobile in questa stagione. Per entrambi, insomma, tra poche settimane dovrebbero spalancarsi le porte del Brasile. La prima ribalta internazionale prima di un mercato che li vedrà altrettanto protagonisti.

Il Torino per la prossima estate già si sfrega la mani, ben consapevole che il valore di entrambi è quantomeno raddoppiato dopo questo campionato. Sarà necessario trattare con la Juve Ciro Immobile, calciatore in comproprietà tra le due società. Da capire se i campioni d'Italia in carica (e futuri) vorranno monetizzare, riportarlo alla casa base o, magari, utilizzarlo come pedina di scambio per l'altra perla granata, quel Cerci che ha caratteristiche espressamente richieste da Antonio Conte. Una valutazione che segnerà il futuro di entrambi e le successive strategie di mercato di Cairo e Petrachi.