Torino, un rinforzo in attacco è indispensabile
"È troppo presto per parlare di mercato". Questo, in sintesi, il pensiero di Giampiero Ventura, allenatore del Torino, in risposta alla domanda se un rinforzo in attacco rientrasse negli obiettivi di mercato. Sarà, ma il campo non mente ed i numeri neanche: contro l'Atalanta si è vista di nuovo una squadra in difficoltà negli ultimi metri, con avanzate frequenti dei centrocampisti, sia sulle fasce che per vie centrali, non capitalizzate dalle punte granata. Le occasioni migliori sono arrivate su due incursioni dalla difesa, con Moretti prima e Jansson poi, e su un calcio di punizione di Alexander Farnerud. D'altra parte, degli appena 7 gol siglati in campionato ben 4 sono di Fabio Quagliarella, unico a convincere in questo avvio di stagione: le altre tre reti sono di Farnerud, Darmian e Glik, un centrocampista e due difensori.
In attacco, tutti fermi a zero nella casella "gol segnati", da Amauri in giù, compreso quell'Omar El Kaddouri che avrebbe dovuto rappresentare l'uomo in grado di rompere le righe degli schemi avversari. Barreto non ha mai convinto, tanto da finire escluso dalla lista dei convocati; Amauri ha croniche difficoltà con la rete, Larrondo idem e Martinez è parso troppo acerbo per dividere il peso dell'attacco con Quagliarella. Nei giorni scorsi si è parlato di Sergio Floccari del Sassuolo ed è pressoché certo che gli uomini mercato di Cairo siano già all'azione per rinforzare un reparto sin qui abulico. Ecco perché le parole di Ventura vanno contestualizzate e pesate: dichiarazioni dovute, per non togliere quel po' di fiducia che resta agli attaccanti disponibili, ma che, salva una repentina sveglia collettiva nel dormitorio delle punte, dovranno essere smentite nel mercato di gennaio per poter ridare peso all'attacco ed alla stagione del Toro.