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Torino, Ventura: "Fatta programmazione per tornare ai confini d'Europa"

Torino, Ventura: "Fatta programmazione per tornare ai confini d'Europa"TUTTO mercato WEB
© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport
sabato 30 aprile 2016, 20:152016
di Marco Conterio

Giampiero Ventura, tecnico del Torino, parla dopo il 5-1 all'Udinese a Sky Sport. "Abbiamo fatto una buona partita, giocando con grande correttezza. Avevamo voglia di giocare, di fare calcio. La gara dell'andata è stata l'inizio del rammarico, tante cose potevano essere diverse e tutto è partito dalla sfida con l'Udinese. Dovevamo dare l'immagine di una squadra che si diverte e può divertire giocando a calcio. L'Udinese, andando sotto di due gol, è andata in crisi, è stato più facile lì. Auguro all'Udinese, a cui sono legato in particolare a Pozzo, di fare velocemente i punti salvezza".
Sui giovani del Torino. "Abbiamo '94, '95 e pure dei '97 oggi. Fa parte del discorso fatto più volte: programmazione è investimento nei giovani. Martinez lo abbiamo aspettato tanto e sta prendendo coscienza per emergere nel campionato idaliano. Serve lavorare per migliorarsi e volerlo fare, oggi ha fatot un altro passo avanti. C'è chi impiega più tempo. Oggi 9/11 erano giovanissimi in campo, è la conferma che la strada intrapresa è quella giusta".
Toro artefice del futuro del secondo posto. "E' una gara importante, crocevia per il secondo posto.

Faremo quel che saremo in grado di fare, mi auguro che domenica sera si veda il Torino di oggi a livello di risultati ed a livello di fare calcio, di mettersi in discussione tatticamente. Oggi c'è stata la voglia dei ragazzi, ho ritrovato la voglia del Torino e mi sono anche divertito".
Su Belotti. "E' in doppia cifra, record assoluto dei suoi gol".
Sul futuro. "Una settimana rinnovo ed una me ne vado, a seconda delle partite... Per usare frasi 'mai dette', finiamo il campionato nel migliore dei modi... Quando ho detto qualcosa di originale, 'voglio sognare il Manchester', è successo il finimondo... Vediamo, abbiamo iniziato un lavoro cinque anni fa. Cairo mi ha dato possibilità di fare calcio in un certo modo, spero di averli ripagati".
Sul rapporto coi tifosi. "Dipende cosa significa lo striscione 'arrivederci'. Se rappresenta il 5%, ha un valore diverso rispetto al 95%. Quello che conta è il cuore toro che vivi ogni giorno. Non conta Ventura, non conta Martinez, quel che conta è il Torino e cosa si deve fare per riportarlo dove deve stare ovvero ai confini o dentro l'Europa. O fai grandi investimenti o programmazione e tramite questa vorremmo una squadra giovane e competitiva in uno-due anni con la società più sana d'Italia".