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Toro: Bjelanovic e Ventola promettono scintille

Toro: Bjelanovic e Ventola promettono scintille
venerdì 22 giugno 2007, 09:572007
di Ilario Imparato
fonte La Stampa

Nutrono la voglia e la speranza di diventare presto gemelli del gol, ma in attesa di trovarsi sul campo i nuovi attaccanti granata possono già sentirsi legati dal destino. Nicola Ventola e Sasa Bjelanovic non hanno mai giocato insieme, ma involontariamente l'ultima stagione l'hanno vissuta come una coppia di fatto, nel bene e nel male. A partire dalla prima giornata dello scorso campionato, quando si sono incontrati con Atalanta e Ascoli, dando vita al festival del gol: 3-1 per i bergamaschi con doppietta di Ventola e gol della speranza di Bjelanovic. Si sono ripetuti anche 7 giornate dopo, praticamente in contemporanea, con la rete dell'attaccante barese al Cagliari e il vantaggio del bomber croato contro la Roma. Il filo invisibile li ha tenuti incollati anche nello score finale, 26 presenze e 7 gol per Bjelanovic e 29 partite con 6 reti per Ventola, ma soprattutto nel finire in tribuna o in panchina (per motivi diversi) nel triste finale di stagione.
La brama di ripartire li ha accomunati e li ha fatti finalmente incontrare nella stessa squadra. Peraltro sotto la guida di un tecnico che adotta lo schema da loro preferito: il 4-4-2. «Faremo bene insieme - commenta Ventola, ieri alle prese con le visite mediche a Torino - perché io amo agire da seconda punta e lui sa aprire spazi e fare gol pesanti di testa. Insieme ci aiuteremo e ci divertiremo». Concetto ripreso e ribadito da Bjelanovic, che presto diventerà cittadino italiano grazie ad una nonna di Trieste: «Certo, abbiamo voglia di dare il massimo e regalare soddisfazioni. Tra sponde e fisico, nei calci piazzati posso fare la differenza e aiutare Nicola per l'obiettivo comune: fare il bene del Toro. Ho dato il meglio con il 4-4-2 di Del Neri e Giampaolo, non mi sono mai allenato con Novellino, ma ho tanta voglia di conoscerlo e iniziare con il modulo che più amo».
Hanno firmato per il Torino nelle stesse ore e solo la trattativa ha diviso i due.

Bjelanovic ci scherza su: «Io ci ho messo di meno ad arrivare nella piazza che sognavo. Appena ho firmato tutta la Croazia voleva sapere di Bjelanovic al Toro: non mi era successo con Como, Chievo, Lecce e Ascoli e questo mi rende ancora più felice ed orgoglioso». Nicola Lazetic, amico in comune, li ha preparati con cura alla passione e alla pressione granata. E il loro pensiero corre subito alla Juve. «Un paio di gol li ho segnati - ricorda Ventola -, ma soprattutto nel 2001 con l'Atalanta firmai il pareggio che permise alla Roma di farsi sotto e vincere il tricolore. La Juve mi porta bene e quest'anno ne faremo di gol ai bianconeri». Diversa l'esperienza per Bjelanovic: «Non ho mai giocato un derby in Italia e non vedo l'ora di provare questa sensazione. So già quanto è atteso a Torino e allora farò di tutto per segnare in questa partita speciale».
La rivoluzione dell'attacco granata (il terzo peggiore in Europa con 27 centri in 38 partite) però prosegue. Cairo e Antonelli stanno seguendo da vicino la vicenda Di Michele: la volontà di prelevarlo dal Palermo è ferrea, ma si scontra con il rischio-squalifica che grava sul giocatore per il calcio scommesse. In attesa di piazzare il nuovo rinforzo, il Toro pensa però anche a sfoltire: niente rinnovo per Muzzi e il solo Stellone ha chance di restare. Abbruscato verrà ceduto, ma non oltre la comproprietà: piace al Rimini e sempre più al Vicenza, pronto ad offrire Padoin.