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Tra estero e Serie A, Ranocchia valuta. Proprio come un anno fa

Tra estero e Serie A, Ranocchia valuta. Proprio come un anno fa
© foto di Federico De Luca
giovedì 19 gennaio 2017, 08:302017
di Francesco Fontana
fonte Dall'inviato a Milano

"Il mio futuro? Vediamo cosa mi diranno dall'alto". Queste le parole di Andrea Ranocchia pronunciate nel post-match di Inter-Bologna di martedì sera. Una frase breve, ma sufficiente per spiegare che la scelta finale in merito a un'eventuale permanenza a Milano spetterà solo ed esclusivamente alla società. In realtà, però, le cose non stanno esattamente così.

Perché il numero 13 interista sta valutando attentamente i sondaggi dei vari club, senza nutrire particolare interesse verso le soluzioni estere (nonostante non sia così semplice, in Serie A, trovare la giusta collocazione, per vari motivi). In Premier League piace al Watford di Mazzarri e si registra un sondaggio del Tottenham, mentre il West Ham rappresenta sicuramente il club maggiormente interessato. Gli ultimi rumors parlano anche di Zenit San Pietroburgo, ma difficilmente il centrale potrebbe prendere in considerazione un approdo nella Prem'er-Liga russa.

In Italia timidi segnali da parte del Bologna, con il Sassuolo che potrebbe invece coincidere con la meta ideale, ma molto probabilmente solo nel caso in cui salutasse Acerbi (il quale non vede l'ora di avere un'altra opportunità in una big). Un'ipotesi, quest'ultima, al momento lontana (la proprietà continua a considerare l'ex Milan assolutamente incedibile), ma chissà che tutto non possa cambiare negli ultimi giorni di mercato.

Questo il punto sul mercato dell'ex capitano interista, che esattamente come un anno fa si vede costretto a considerare il cambio-maglia. Oggi Pioli ritiene altri interpreti come prime scelte, considerando inoltre l'aggiunta di Medel, ormai centrale a tutti gli effetti. Un ulteriore ostacolo verso quel minutaggio che, verosimilmente, diventerà sempre più limitato. Un motivo in più per cercare il rilancio altrove. Quello che a Milano appare ormai lontanissimo.