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Tre allenatori al lavoro per far saltare il banco

Tre allenatori al lavoro per far saltare il bancoTUTTO mercato WEB
© foto di foto Federico De Luca
domenica 7 febbraio 2016, 07:002016
di Raimondo De Magistris

"Il fatturato può essere paragonato ai soldi: non fa la felicità, ma aiuta". La frase pronunciata da Maurizio Sarri dopo la vittoria conquistata mercoledì sera all'Olimpico contro la Lazio è forse il manifesto più semplice da comprendere su quanto il fatturato nel calcio moderno sia determinante per i successi finali. Più fatturi, più puoi dettare legge sul mercato, più puoi pagare stipendi alti e, di conseguenza, più forte è la squadra a disposizione dell'allenatore.
E' la legge che permette sempre alle stesse squadre di giocarsi la fase finali della Champions League, alla Juve di dominare indisturbata in Serie A per quattro anni. O, ad esempio, a Paris Saint-Germain e Bayern Monaco di mettere la parola fine su Ligue 1 e Bundesliga già a Natale.
A volte però non bastano tanti, forse troppi soldi per mettere a tacere i sogni. In questo senso, la vittoria conquistata ieri all'Etihad Stadium dal Leicester City contro il Manchester City è senza dubbio una boccata d'ossigeno. I foxes di Claudio Ranieri sono uno spot perfetto per questo sport, grazie agli ultimi due scontri diretti vinti si sono portati a +5 sul Tottenham secondo in classifica e, adesso, possono davvero sognare un trionfo storico per la squadra del Leicestershire.
E' il manager romano l'artefice di questo autentico miracolo: il contropiede all'italiana sintetizzato al ritmo inglese e a una fase difensiva maniacale da spiegare e rispiegare a Coverciano per creare un mix esplosivo. Una bomba che le altre squadre di Premier League non sono ancora riuscite a disinnescare.
Ancor più armonioso e spettacolare il gioco del Napoli di Maurizio Sarri.

La squadra partenopea, a differenza del Leicester, ai nastri di partenza era pronosticato tra le prime cinque, ma da qui a essere prima dopo 23 giornate di campionato ce ne passa. Il tecnico campano è riuscito a coniugare l'attenzione difensiva di Mazzarri e lo spettacolo offensivo di Benitez per dar vita al momento più bello e felice della gestione De Laurentiis. Tesi, antitesi e sintesi, un lavoro di hegeliana memoria necessario per far sognare i tifosi azzurri per la prima volta da quando Maradona ha salutato il San Paolo.
C'è infine l'Atletico Madrid. La squadra che meglio spiega questo concetto perché da diversi anni con armi impari sta lottando contro il duopolio spagnolo. Chapeau a Diego Pablo Simeone, probabilmente il migliore allenatore in circolazione. L'applicazione dei dettami del Cholo attuata dai colchoneros è sorprendente quasi quanto la continuità con la quale l'Atletico Madrid riesce a ripetersi stagione dopo stagione pur cambiando gli interpreti.
Ranieri, Sarri e Simeone, tre allenatori profondamente diversi accomunati dalla volontà di scardinare lo status quo. Perché non possono essere sempre i soldi a fare la differenza.

© foto di Insidefoto/Image Sport
© foto di Daniele Buffa/Image Sport