Menu Serie ASerie BSerie CCalcio EsteroFormazioniCalendari
Eventi LiveCalciomercato H24MobileNetworkRedazioneContatti
Canali Serie A atalantabolognacagliariempolifiorentinafrosinonegenoahellas veronainterjuventuslazioleccemilanmonzanapoliromasalernitanasassuolotorinoudinese
Canali altre squadre ascoliavellinobaribeneventobresciacasertanacesenalatinalivornonocerinapalermoparmaperugiapescarapordenonepotenzaregginasampdoriaternanaturrisvenezia
Altri canali serie bserie cchampions leaguefantacalcionazionalipodcaststatistichestazione di sosta

Troppa Juve all'Olimpico con la Lazio? No, questa è la Juve di Allegri

Troppa Juve all'Olimpico con la Lazio? No, questa è la Juve di AllegriTUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
domenica 23 novembre 2014, 06:152014
di Giulia Borletto

31 punti in 12 partite, 28 gol fatti e solo 4 subiti. Dopo la partita con la Lazio sono questi i numeri che caratterizzano la Juventus. Nello stesso Olimpico e contro la stessa squadra Massimiliano Allegri aveva vinto lo scudetto con il Milan, con la Juve invece si conferma unica nel suo genere. È sempre più la Juve di Allegri, questa è la squadra che il tecnico toscano aveva in mente. La Juve di un sempre più carico e determinante Carlos Tevez, di un ritrovato e rigenerato Paul Pogba. È la squadra della novità Roberto Pereyra e del mai di troppo Andrea Pirlo. Molte volte lo si dà per scontato, i suoi tocchi non sembrano così perfetti, ma è proprio da lui che anche ieri sera sono partite le giocate migliori, da lui parte la palla per dare il via all'azione del gol del momentaneo vantaggio del francese, straordinario e capace di arrivare addirittura ad una doppietta.

In tanti hanno detto che c'è stata troppa Juve da contrastare per questa Lazio, per Allegri invece questa è la squadra che deve poter dare continuità alle sue prestazioni. Dopo il 7-0 sul Parma nessuno aveva voglia di fermarsi, la sosta Nazionale che a volte aiuta a prendere fiato quando ci sono tante gare ravvicinate, questa volta sembrava davvero di troppo. Il rientro dall'ultima sosta era stata tutto meno che semplice, aveva portato tanti dubbi e c'era addirittura chi richiamava a gran voce la figura di Antonio Conte. Bastava solo del tempo. Serviva solo aspettare che tutti i tasselli andassero al posto giusto, che il "vecchio" si plasmasse col "nuovo" e che si riuscisse ad accantonare il passato. Mercoledì in Champions sarà ora obbligatorio non dimenticare quanto di buono raccolto nelle ultime settimane, per dimostrare finalmente che anche in Europa la Juventus ha la possibilità di andare avanti.