Turchia, campionato di stelle senza cielo
L'ultimo, in ordine di tempo, è stato Lukas Podolski. Dopo diciassette presenze e un solo gol con la maglia dell'Inter, l'ex Principino ha deciso di lasciare l'Arsenal per finire in Turchia, al Galatasaray. Strana la sua storia, perché dopo aver giocato stagioni meravigliose con il Colonia è finito all'Arsenal, giocando più da esterno che non da punta pura, siglando 31 gol in 82 presenze: nemmeno male, verrebbe da dire. Peccato che Wenger non lo apprezzasse più molto e che i trent'anni, dopo oltre dieci di carriera ai massimi livelli, forse gli siano pesati nel momento di lasciare la propria impronta sul campionato italiano. Appunto, Podolski al Gala ha firmato un contratto triennale, mentre i Gunners hanno ricevuto circa 2 milioni di sterline (3 di euro) per il suo cartellino.
Nello stesso giorno è arrivato pure Nani, ala del Manchester United, finita al Fenerbahce, per un derby davvero indiavolato. Per una sessione di mercato, quindi, niente squadre italiane pronte a prelevare il portoghese, sempre destinato da un'altra parte. Come lo Sporting Lisbona dello scorso anno.
Ochoa è una possibilità, Ospina praticamente fatto. Sempre al Fener sono arrivati Ba e Fabiano, dal Porto, mentre all'Antalyaspor è stato il turno di Samuel Eto'o, pagato 3,3 milioni di euro a stagione, a trentaquattro anni, da buon globetrotter del pallone. Chissà se verrà raggiunto pure dal suo amico, al Barça, Ronaldinho. Potrebbe toccare pure a Robin van Persie, oramai intenzionato a lasciare i Red Devils dopo una stagione non propriamente perfetta, così come Roberto Soldado. Il Besiktas cerca Huntelaar e ha già chiuso per Beck, terzino dell'Hoffenheim. Mbia è finito al Trabzonspor, dopo che l'Inter si era informata, mentre un'offerta per Balotelli sembra praticamente pronta. Quello turco sembra sempre più un campionato di ex stelle senza più un palcoscenico dove brillare.