Tutto può cambiare: un anno dopo, un avvio diverso. Bologna sorride

Se il buongiorno si vede dal mattino, a Bologna c'è qualcuno che sorride. E tanto, specie nel paragone con la scorsa stagione: un anno fa, di questi tempi, all'ombra delle due torri ci si interrogava sul complicato approccio alla Serie A. Tre punti nelle prime cinque giornate: quattro sconfitte e una vittoria, ottenuta in casa sul poi retrocesso Frosinone. In panchina c'era Delio Rossi, le successive cinque partite avrebbero seguito lo stesso filo conduttore: una vittoria, sempre contro una squadra destinata alla B (il Carpi), altre quattro sconfitte, di cui l'ultima contro l'Inter, decisiva per l'esonero di Rossi. E l'arrivo di Roberto Donadoni, che oggi gongola sulla panchina dei felsinei: cinque partite alle spalle, tre vittorie, l'ultima ieri sulla Sampdoria, già nove punti in cascina.

Tutti ottenuti in casa e sul rendimento in trasferta si potrà lavorare nel futuro prossimo, ma nel frattempo il passo in avanti, un anno dopo, è davvero clamoroso. Merito dei vari Verdi e Krejci, di un Destro ritrovato, di Donadoni stesso che partendo da inizio stagione può far sentire subito la propria mano. Domenica c'è di nuovo l'Inter, fatale per Delio Rossi; ma quest'anno a San Siro si può guardare con maggior fiducia.