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Un mese di Balo: rinato, due in pagella, psicologia e ascoltatore

Un mese di Balo: rinato, due in pagella, psicologia e ascoltatoreTUTTO mercato WEB
© foto di Panoramic/Insidefoto/Image Sport
venerdì 23 settembre 2016, 06:452016
di Andrea Losapio

Mario Balotelli, in un mese di Nizza, ha già stravolto l'intero mondo rossonero. Perché l'attenzione mediatica non è mai stata così alta, una pressione che all'Allianz Riviera non era davvero conosciuta. I media italiani, sin dalla prima conferenza stampa, hanno mantenuto le premesse, di fatto dipingendolo come un ribelle - forse anche un po' burbero - con dieci frasi alla Mourinho. Un po' sbruffone, alla considerazione "Qui a Nizza non abbiamo mai visto la sala così piena di giornalisti..." "Sono i giornalisti che vengono da me, non io da loro".
Insomma, evento mediatico, e non è certo cambiato in questo primo mese. Doppietta all'esordio, standing ovation da parte di tutti - meno Jamie Carragher, non certo il primo tifoso del bresciano - e la domanda se fosse già rinato. Subito dopo, invece, il 2 in pagella sparato dall'Equipe dopo la sfida di Europa League contro lo Schalke 04.

"Non è mai cambiato", il commento più comune. E l'esclusione per la gara contro il Montpellier sembrava ulteriormente confermare e avallare quest'ipotesi. Ora, dopo la doppietta con il Monaco - nella vittoria per 4-0 in una sorta di derby - c'è l'agiografia del calciatore che ora appare diverso. Ogni anno è così, a ogni partita è così. Ciascuna rete viene amplificata come se fosse tornato un gioiello del calcio mondiale. Il problema è l'intensa esagerazione per qualsiasi gesto, positivo e negativo: Balotelli si meriterebbe un periodo di oblio mediatico, dove venisse giudicato solo per il calciatore che è e non quello che potrebbe essere. Altrimenti, come con Cassano, non cambierà mai e non maturerà.