Un undici da sogno e due riserve per l'Inter. Tutti in infermeria
Castellazzi; M'Baye, Cambiasso, Chivu; Guarin, Gargano, Stankovic, Nagatomo; Cassano, Milito, Palacio. Ok, l'undici messo in campo così non sarebbe da Champions League. Però l'attacco è deluxe ed in panchina ci sarebbero comunque Obi e Mudingayi. Cambiasso dietro, in fondo, ha già giocato spesso, M'Bayè al centro sarebbe un azzardo così come Guarin esterno destro a far tutta la fascia. Però, con qualche ritocco ed indicazione tattica aggiuntiva, potrebbe starci. E' la fotografia tanto tragica quanto ideale per spiegare al meglio il momento terribile dell'Inter.
Che sta toccando sprofondi mai pensati, mai immaginati prima. Tredici infortunati sono cifre da record, anche perché Forte e Belloni, pur giovani prospetti, non sono certo rincalzi all'altezza per tirar giù la corazzata Roma in Tim Cup. Sotto accusa un po' tutti: dallo staff atletico nerazzurro, a quello medico, reo a detta di alcuni di non aver sistemato al meglio gli infortunati di lungo corso o di aver sottovalutato situazioni difficili. La preparazione, in questo, ha fatto acqua da più pori e, aggiunta alla sfortuna arrivata in corsa ed a brutti crack durante le partite, ha regalato a Stramaccioni questo 'tredici' da incubo. Undici, più due. E' il terrore di ogni allenatore, di ogni società.