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Una manciata di trofei. Poi il Real sembra il Milan di Sacchi

Una manciata di trofei. Poi il Real sembra il Milan di SacchiTUTTO mercato WEB
© foto di Matteo Gribaudi/www.imagephotoagency.it
domenica 26 ottobre 2014, 07:152014
di Andrea Losapio

Poche squadre sembrano dominare le partite come il Real Madrid di Carlo Ancelotti. Pure ieri, nonostante l'uno a zero a freddo di Neymar, i Galacticos sono riusciti a recuperare il passivo, salvo poi dilagare nella ripresa, sbagliando qualche occasione per restituire una manita che brucia ancora, quella dei tempi di Mourinho. Il Barça prende tre gol dopo nove partite, perché Claudio Bravo era ancora a zero reti subite nella Liga, soprattutto il Real riapre un campionato che per ora aveva avuto un solo padrone, perché la squadra di Luis Enrique aveva giocato un calcio spumeggiante, vincendo senza grossi problemi contro tutti. Solo un dream team come quello di Ancelotti, che vince senza Bale da titolare, poteva frenare la cavalcata blaugrana.
Poche le polemiche (d'altronde il rigore di Piqué era netto), una supremazia che è sembrata netta. Le somiglianze, a parte i trofei che mancano, con il Milan di Sacchi ci sono. Pure in Champions League, dove con il Liverpool è bastato un tempo, c'è un dominio dei Blancos che è quasi irrisorio.

Benzema si è trasformato, James Rodriguez corre come con la Colombia, Cristiano Ronaldo ha timbrato nonostante una partita in ombra. Almeno per modo di dire. Dall'altra parte Lionel Messi ha vagato per il campo, senza dare grande consistenza alla manovra offensiva. Anche Suarez, a parte qualche fiammata isolata, ha dato l'impressione di avere bisogno di un po' di rodaggio. In ogni caso, c'è uno sliding doors pure in una partita stravinta: se Messi, invece di sparecchiare su Casillas, avesse fatto il Messi, beh, si parlerebbe di una Liga chiusa o quasi. Invece il Real, oltre all'undicesima, cerca pure la Liga.