Menu Serie ASerie BSerie CCalcio EsteroFormazioniCalendari
Eventi LiveCalciomercato H24MobileNetworkRedazioneContatti
Canali Serie A atalantabolognacagliariempolifiorentinafrosinonegenoahellas veronainterjuventuslazioleccemilanmonzanapoliromasalernitanasassuolotorinoudinese
Canali altre squadre ascoliavellinobaribeneventobresciacasertanacesenalatinalivornonocerinapalermoparmaperugiapescarapordenonepotenzaregginasampdoriaternanaturrisvenezia
Altri canali serie bserie cchampions leaguefantacalcionazionalipodcaststatistichestazione di sosta

"Vado in Slovenia". Perché le sigarette costano meno lì

"Vado in Slovenia". Perché le sigarette costano meno lìTUTTO mercato WEB
© foto di Antonello Sammarco/Image Sport
giovedì 19 febbraio 2015, 07:152015
di Andrea Losapio

Gianpietro Manenti, nuovo (e già vecchio?) presidente del Parma, lo ripete come una nenia, come se il bambino che è in chi tifa gialloblù potesse essere messo a letto con le parole dolci. "I soldi arriveranno". I bonifici, almeno nelle intenzioni, dovrebbero essere partiti da giorni. Anzi, da più di una settimana. Ed è anche il motivo per cui la faccenda sta delineandosi prendendo le forme di una pagliacciata. Certo, dovessero arrivare i contanti ci sarebbe solamente da complimentarsi con il numero uno ducale. Ma perché pagare?
Manenti continua a rispondere a chiunque, avendo una grande "promozione" di ritorno, verrà ricordato sempre come chi provò a salvare il Parma e, anche se i contanti non dovessero arrivare, alla fine la colpa sarebbe - giustamente - quella di Ghirardi. Certo, faccendieri che sono alla ricerca di visibilità ce ne sono parecchi, e Manenti, almeno finora, si è confermato essere un altro.

Il fatto che poi Alborghetti dica di "non c'entrare più niente" è la chiara risposta a chi chiede se ci sono le garanzie finanziarie: se ci fossero, pure il manager bergamasco vorrebbe essere della partita, trovando una popolarità che ora, più che venir meno, potrebbe ritorcersi contro con una potenza decuplicata.
Rimane il quesito precedente: perché pagare? Per il Parma è già stato richiesto il fallimento, potrebbe subentrare un curatore fallimentare, finire la stagione e poi andare in Serie B. A questo punto, dovesse essere venduto all'asta, potrebbe avere un inizio fresco e immacolato, come successo al Bari di quest'anno. Un meccanismo perverso ma lecito. Perché pagare milioni e milioni di debiti se poi la bancarotta di fatto non sarebbe imputabile a Manenti, e si può iniziare dal lato sportivo (e con zero problemi, o quasi) dalla cadetteria, serie comunque che verrà giocata l'anno prossimo dal Parma? Certo, può essere che i ducali poi spariscano del tutto, ma questo comunque sarebbe un iter in comune con il mancato pagamento degli stipendi attuale.
E quindi, oltre al perché pagare, perché andare in Slovenia? Probabilmente perché i mariti infedeli, spesso, utilizzavano la celebre frase "esco a comperare le sigarette". E al di là del confine, obiettivamente, non costano così tanto.