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Valmir Berisha e la Roma: tanto rumore per nulla

Valmir Berisha e la Roma: tanto rumore per nulla TUTTO mercato WEB
© foto di Federico Gaetano
sabato 4 luglio 2015, 11:002015
di Alessio Calfapietra

E' di queste ore il comunicato con il quale viene ufficializzata la cessione a titolo definitivo di Valmir Berisha (19) al Cambuur. L'ultimo capitolo della breve e scolorita parentesi romanista di colui che avrebbe dovuto segnare la storia del calcio svedese, sull'onda emotiva per il titolo di capocannoniere ai Mondiali under 17 del 2013. E che invece ha collezionato diciotto mesi di insuccessi e si trova costretto a ripartire dall'Olanda, in un club che si è piazzato al dodicesimo posto nell'Eredivisie e che è ben lontano dalla elite del calcio oranje.

Una vicenda che forse è andata al di là delle intenzioni di Valmir, volenteroso professionista che si è ritrovato addosso l'etichetta di novello Ibrahimovic, appiccicata senza evidenti riscontri tecnici. Una nomea che gli è valsa nell'inverno del 2014 una vera e propria bagarre di mercato tra alcune delle piu' prestigiose società europee. Con la Roma ad avere la meglio, convinta di aver portato a Trigoria un gioiello dal futuro assicurato.

Ma i primi allenamenti in giallorosso mostrano una realtà ben diversa. Berisha non corrisponde neanche lontanamente alle referenze entuasiastiche che lo accompagnavano, tanto da essere relegato da subito nella Primavera di De Rossi. Anche tra i giovani lo score è molto magro, con un solo goal ai danni del Crotone e il posto da titolare perso nel tempo per via di Taviani, non certo l'attaccante di maggior spicco apparso a Trigoria negli ultimi tempi.

Arriva l'estate e Berisha inizia a puntare i piedi per essere trasferito altrove. Salta il ritiro estivo ed il suo agente gli trova una sistemazione al Panathinaikos. Il campionato greco, sulla carta meno impegnativo di quello italiano, non riserva però a Valmir maggiori gioie, anzi si traduce in una presenza fissa in panchina. Soltanto all'ultima giornata, a giochi ormai fatti, il tecnico gli concede dieci minuti in campo, e la sodisfazione di esordire nella massima serie ellenica.

Ormai nessuno prova nemmeno piu' a scomodare il paragone con Ibrahimovic. Berisha ora rappresenta solamente se stesso e la voglia di ritagliarsi uno spazio nel professionismo. La Roma lo ha salutato senza tanti rimpianti con dodici mesi di anticipo rispetto alla scadenza, al Cambuur avrà una stagione per affermarsi e guadagnare la riconferma per un altro anno. A piccoli passi, dimenticando la montagna di elogi che lo hanno sepolto in una coltre di aspettative esagerate, e dimostrando di essere qualcosa in piu' che l'illusione sbocciata in un torneo giovanile.