Ventura e la Nazionale del futuro. Il ct ha gettato le basi per la squadra
Tracce di futuro. Dallo stage di due giorni a Coverciano che si è concluso ieri, il ct Ventura ha iniziato a ricavare una serie di indicazioni per i prossimi mesi e non solo. E lui si dice soddisfatto. "Vorrei che diventassero una squadra", ha detto il commissario tecnico parlando del gruppo che ha avuto a disposizione martedì e ieri. Una sorta di Nazionale parallela a quella composta da Buffon e compagni, che possa poi progressivamente sostituire in modo quasi indolore quella attuale quando arriverà il momento. E' un esperimento che può essere interessante (a febbraio previsti nuovi stage) anche se avrebbe bisogno di maggiori possibilità non solo di allenamenti, ma anche di amichevoli. Ventura ne ha in mente una a fine maggio e se si considera che fino a pochi mesi fa l'idea degli stage pareva un ostacolo insormontabile, tutto questo è gran passo avanti. Certo, il tema dei giovani italiani poco utilizzati torna inevitabilmente anche nelle parole di Ventura: "Ci possiamo lamentare che c'è poco, ma è inutile avere giovani potenzialmente validi se poi non li fai giocare...".
L'Atalanta e i suoi giovani pregiati è l'esempio che in effetti si può stare in alto anche con e grazie a loro ("Gagliardini - ha detto Ventura - è un giocatore in crescita. Non sarà il titolare dei prossimi dieci anni, forse, ma sta migliorando molto. La gara con la Roma ha confermato che gli ha fatto bene stare qui, ha giocato con molta personalità"). Chi non è da stage è Balotelli. Ventura a breve parlerà con lui. "E' un calciatore che è o al di qua o al di là della linea: o è un campione o ha perso continuità".