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Verona, Setti: "Parleremo dei vari contratti dopo aver raggiunto i 40 punti"

Verona, Setti: "Parleremo dei vari contratti dopo aver raggiunto i 40 punti"TUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
martedì 12 novembre 2013, 11:302013
di Chiara Biondini
fonte Hellasverona.it

Il presidente dell'Hellas Verona, Maurizio Setti, ospite alla trasmissione "Vighini Show" in onda su TeleNuovo ha parlato del campionato e delle aspettative per la formazione gialloblù.
"L'incidente di Genova? Siamo vicini al nostro tifoso e alla sua famiglia, che sta soffrendo molto. Aspettiamo con ansia notizie positive, speriamo che Giorgio si riprenda".

"I nostri tifosi? Abbiamo iniziato un percorso, apprezzato dall'Osservatorio. Tutti riconoscono il nostro cambiamento e le qualità che hanno i nostri tifosi. Il nostro è un tifo bello e sano, un patrimonio da difendere di cui andiamo fieri".

"Se mi aspettavo un Verona così? Nessuno se lo aspettava, sapevamo di avere una squadra ed un organigramma in grado di poter competere e lottare in ogni campo. Poi si sommano altre componenti, come fortuna e bravura. Siamo partiti forte e abbiamo preso consapevolezza nei nostri mezzi, c'è un mix importante di giovani e calciatori di esperienza, tra loro si è creata la giusta alchimia. Ora dal derby inizierà un altro campionato, se non abbiamo la testa giusta possiamo cadere in basso: la Serie A può dare soddisfazioni, dobbiamo cercare sempre di lottare per essere devastanti".

La sconfitta di Genova? Quest'anno subiamo sempre due gol in pochi minuti, dopo ottime prestazioni ci rilassiamo e paghiamo dazio. Potevamo giocarcela bene ieri ed anche a San Siro: forse, quando prendiamo gol, la concentrazione cala parecchio. Questi sintomi ti fanno capire dove devi intervenire, vanno curati e sistemati durante la settimana. Il mio rapporto con Mandorlini? Ha delle qualità tattiche importanti, la squadra conosce sempre cosa deve fare, abbiamo un gioco bellissimo, un'identità forte. Lavora bene ed è questo quello che gli chiediamo. A volte vorrei che fosse un po' più spregiudicato, purtroppo in questo campionato non conta solo il bel gioco. Ora Mandorlini ha capito di avere una società vera e forte alle spalle, questa è la nostra forza e tutti lavorano in funzione dei risultati. Mi auguro che le cose vadano avanti così, anche se ci saranno i momenti bui dove tutti dovremo stare uniti".

"Il modello Verona? E' dinamico, giovane, veloce. Anche Sogliano ha questo modo di fare calcio, e tutto va costruito per gradi: se non costruiamo, non reggiamo il sistema calcio. Toni? E' molto importante nello spogliatoio, non sei campione del mondo per caso. Il riscatto di Iturbe? E' un giocatore destinato a grandi palcoscenici, è un problema che ci porremo più avanti. Non dobbiamo fossilizzarci su un giocatore, è opportuno distribuire i nostri sforzi in modo giusto. Il mio sogno? Salviamoci il prima possibile, dal derby inizierà un campionato diverso e non dobbiamo diminuire la nostra attenzione per giocare al meglio contro squadre alla nostra portata".

"Il favorito nel derby? Il Chievo ha tutti i vantaggi. Noi siamo una neopromossa, loro hanno tanta esperienza, mi auguro che sia una bella partita. Se noi la prepariamo bene ce la possiamo giocare. I nostri rapporti con il Chievo? Sono sani, ma minimi. Condividiamo delle problematiche comuni, come lo stadio. Il modello Borussia Dortmund? Dieci anni fa erano sull'orlo del fallimento, poi hanno sfruttato ciò che il mercato offriva: stadio, diritti tivù e merchandising. In Italia tutti pensano al proprio orticello, ma questo è un problema globale. Se noi diventiamo schiavi della tivù non andiamo avanti. Vorrei tanto creare un nuovo stadio, ma ad oggi non è fattibile. Ci stiamo dando da fare, anche dal punto di vista del merchandising, e per questo ringrazio i nostri tifosi".

"Il rinnovo di Mandorlini? Ho dato ordine a Sogliano e a Gardini di parlare dei vari contratti dopo aver raggiunto i 40 punti. Questo vale per il mister e per altri calciatori come Cacia e Hallfredsson. Penso anche ai giovani, che devono crescere perché sono il futuro della società. Chi mi piacerebbe riscattare? Abbiamo vari giocatori che vogliamo prendere: Romulo, Cirigliano, Albertazzi, Martinho. Tutti questi possono essere il futuro del Verona".