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Verratti, incompreso in azzurro. In cerca della cattedra di Pirlo

Verratti, incompreso in azzurro. In cerca della cattedra di PirloTUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
venerdì 24 marzo 2017, 07:002017
di Andrea Losapio
fonte Dall'inviato a Palermo

Marco Verratti gioca da un'infinità di tempo. Dal 15 agosto del 2008 quando, a dispetto dei quindici anni di età, esordiva in un AlbinoLeffe-Pescara di Coppa Italia. Tempi sbiaditi, ricordi che oramai si sovrappongono, con il centrocampista che è passato dall'essere un trequartista con grandi piedi - e possibilità infinite, come spiegava il compagno di squadra Bazzani, decisamente più scafato - a un cervello pensante di una delle squadre più divertenti degli ultimi anni come il Pescara, lambendo infine la Ville Lumiere e le tante possibilità di una squadra ai vertici europei, al di là dell'ultimo 6-1 davvero rocambolesco con il Barcellona.
In azzurro, però, Verratti ha solamente diciannove presenze a venticinque anni. Ed è strano considerare come in un biennio si possa arrivare ad averle tranquillamente, tra partite amichevoli, qualificazioni e fasi finale. Ijnvece Verratti è da cinque anni con la maglia più importante d'Italia, ma senza mai convincere fino in fondo.

Ventura si è lamentato della sua forma fisica (e dei suoi continui infortuni) ma in generale Verratti è sempre stato in dualismo, perdendo. Tra Marchisio, con Pirlo, alle volte pure con Montolivo. Giocatori che hanno fatto una lunga trafila in nazionale, ma che forse, Pirlo a parte, non hanno la capacità di dettare ritmi e creare gioco come può fare Verratti. Ora ha la necessità di dare il meglio, di convincere anche in nazionale, andandosi poi a giocare il primo Mondiale vero a 26 anni, da titolare indiscusso. E con una delle nazionali più belle (e giovani) di sempre.