Verso la 14esima - Torino-Bologna, Destro ha esultato (troppo). Belotti no

"Correva come un matto e saltellava come un gatto e tutti gli gridavano così: oh oh oh oh che centrattacco, oh oh oh oh tu sei un cerbiatto! Sei meglio di Levratto, ogni tiro va nel sacco! Oh oh oh che centrattacco!" cantava il Quartetto Cetra. E come un matto ha saltellato Mattia Destro dopo il gol alla "sua" Roma, il secondo in questa stagione al Bologna che sembra essersi raddrizzata con l'arrivo di Roberto Donadoni in panchina. Anche troppo ha saltellato, rimediando quel cartellino giallo che gli impedirà di scendere in campo contro il Torino domani pomeriggio. Peccato, sarebbe stata la sfida fra i due alfieri della meglio gioventù dell'attacco tricolore, almeno per quanto riguarda il ruolo di centravanti: Destro da un lato, Andrea Belotti dall'altro. Se l'attaccante di Ascoli (2 gol in 958 minuti, media non proprio entusiasmante) s'è sbloccato, non altrettanto può dirsi del suo giovane collega. Arrivato all'ombra della Mole Antonelliana per vivere quella che secondo molti dovrebbe (dovrà?) essere la stagione della sua prima consacrazione, per ora il Gallo non ha ancora potuto esultare.

Zero gol in 552 minuti stagionali contando la Coppa Italia, in questo caso la media è proprio deludente. Anche perché Belotti sembra avere le stimmate del campione, ma senza gol è difficile diventarlo. Alla finestra, resta la Nazionale, alla disperata ricerca di un centravanti che sappia reggere il peso dell'attacco azzurro. Non sarà Destro contro Belotti, verosimilmente sarà Mancosu contro Belotti, chissà che il giovane di Calcinate non possa approfittare dell'assenza dell'avversario per sbloccarsi finalmente.