Vincente ad interim: lo strano destino di Rafa Benitez

Ricevere fischi fin dalla prima partita, leggere sulla distinta che sei solo un tecnico ad interim e sentire dalla società che non hai alcuna possibilità di conferma in vista della stagione successiva. E' iniziata così l'avventura al Chelsea di Rafa Benitez, attestati che con la stima avevano poco a che fare e hanno irrimediabilmente segnato l'avventura in terra londinese dell'allenatore di Madrid, chiamato da Abramovich per chiudere la stagione dopo l'esonero di Di Matteo.

L'amore tra il manager spagnolo e i sostenitori dei blues non è mai sbocciato, così come il rapporto con il magnate russo che non perde occasione per far sapere - anche tramite i suoi uomini mercato - che sta lavorando per individuare un tecnico in vista della prossima stagione. I due a poche settimane dalla fine della stagione non condividono praticamente nulla in termini di obiettivi. Nemmeno la vittoria dell'Europa League potrebbe cambiare le carte in tavola. Anzi, paradossalmente, potrebbe peggiorarle.
Ad Abramovich non affascina il secondo trofeo continentale, meglio concentrarsi sulla corsa al quarto posto che garantirebbe alla squadra l'ingresso ai preliminari di Champions e, di conseguenza, importanti introiti economici.

Un messaggio che Benitez non è intenzionato ad accettare. Lui guarda l'altra faccia della medaglia e vuole lasciare alzando un trofeo al cielo, il quinto internazionale nella sua importante carriera da allenatore. Nel mezzo la squadra che fa da scudo e dice di lavorare per raggiungere entrambi gli obiettivi.
Ieri, intanto, vincendo a Basilea il Chelsea ha ipotecato il passaggio alla finale. Per la gioia di Benitez che dopo tanti fischi è pronto a salutare da vincente.