Vittoria scacciacrisi, ma sono tanti i casi da risolvere in casa Lazio

Tris pesante, che vale la qualificazione ai sedicesimi e interrompe una serie negativa che rischiava di diventare molto molto pesante per Pioli e per la squadra. E' arrivata in una gara non semplice, contro i vicecampioni in carica del Dnipro Dnipropetrovsk, firmata da tre senatori fortemente decisivi l'anno scorso nei tronfi della banda biancoceleste, arrivata ad un passo dal secondo posto e quindi dalla qualificazione ai giorni di Champions. Poi arrivò un terzo posto, i preliminari di Champions e la beffarda esclusione dopo una sessione di trattative da molti non ritenuto all'altezza di quanto conquistato sul campo dalla squadra. E i casi, di mercato e non, non mancano.

Antonio Candreva - Due gol nelle ultime due partite non rendono meno pericolante la posizione del nazionale azzurro, che solo dodici mesi fa era considerato la stella principale della squadra. Con un'offerta molto importante a gennaio, Lotito non avrebbe problemi a separarsene, a dispetto di una forma che finalmente sta tornando a essere quella dei tempi migliori. Una situazione che per il bene della squadra e dello stesso Candreva, va risolta e chiarita quanto prima.

Senad Lulic - Il rinnovo tarda ad arrivare e per il bosniaco, le sirene sono udibili anche da una certa distanza: la sua duttilità e la crescita dimostrata sin dal suo arrivo, ma anche la popolarità derivata dagli exploit sempre più frequenti della sua Nazionale, lo hanno reso noto ai ricchi club di Bundesliga e Premier.

Ravel Morrison - Partito per l'Inghilterra, senza dire nulla a nessuno. A questo punto, con Pioli che comunque non ha mai nascosto la sua scarsa stima per lui, l'avventura dell'inglese può ritenersi conclusa anche se davanti ci sono almeno una quarantina di giorni da passare forzatamente insieme, a meno di imprevedibili risoluzioni anticipate.