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Vive la France - i francesi tifano noi. E noi no

Vive la France - i francesi tifano noi. E noi noTUTTO mercato WEB
© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport
mercoledì 29 giugno 2016, 06:452016
di Andrea Losapio
Reportage dai luoghi dell'Europeo, dall'inviato

C'è un momento in cui tutti incominciano a crederci. Nel 2006 è stato il rigore di Francesco Totti all'ultimo minuto contro l'Australia. Perché, ed è indubbio il tiro dagli undici metri abbia fatto tutta la differenza di questo mondo. Gol, Totti x 10 (almeno per i telecronisti) e grande festa verso i quarti. Ucraina tra l'imbarazzante e l'impresentabile, semifinale contro una squadra che probabilmente non avrebbe meritato una qualificazione al turno precedente. Come direbbe Gattuso, sembra il 2006. Troppe discussioni sulla capacità e sulla bravura di questa squadra che ora sta spostando equilibri e speranze.

Così i francesi continuano a tifare Italia, forse con la speranza che un italiano sciovinista ricambi. Difficile, chi sosterrebbe mai la Francia? Così gli Allez les blues in giro per la nazione rossoblù rimangono un coro inatteso, mentre l'Italia continua a navigare a vista. Come per dire, Germania ok, poi vediamo il prossimo (eventuale) avversario. Parecchie persone alla gare de Lyon pensano che l'Italia possa vincere ancora, altrettanti poliziotti evitano ciò che potrebbe succedere, mentre la stazione si dimentica i vari problemi e pensa solo a chi va dove. Parigi coacervo di turisti non è ancora stata evidenziata come obiettivo a rischio, al di là di Roma, Torino e Milano.

Rimane l'Italia, che stamattina si allena, ieri pure, Candreva rischia lo stiramento, De Rossi sarebbe meglio recuperarlo per Bordeaux. Al di là di tutto siamo vivi, contro una Spagna dimenticabile, vincenti ben al di qua delle nostre possibilità. Il quarto di finale di un europeo, per chi ha appena disputato una finale, non dovrebbe essere poi così caldo. Però c'è la Germania, c'è 2-0 e popopopo, c'è il 2-1 di Balotelli che si improvvisa Bronzo di Riace, c'è lo 0-0 del 96 con il rigore parato da Koepke. A Bordeaux potrebbe finire la nostra avventura. Ma sarà una gara tiratissima, al di là di chi ci dà già per perdenti.