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Welbeck, il solito Balo e la linea verde della Juve: top e flop della Champions

Welbeck, il solito Balo e la linea verde della Juve: top e flop della ChampionsTUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
giovedì 2 ottobre 2014, 12:302014
di Andrea Losapio

La seconda giornata di Champions si chiude con il ritorno alla vittoria dell'Atletico - dopo due partite - ai danni di una Juventus poco brillante (e spuntata). Stravincono Borussia e Arsenal, in un girone che pare già avere padroni, mentre il Real soffre oltre il lecito contro il Ludogorets, volenteroso e capace di passare in vantaggio, rimanerci per quasi tutto il primo tempo, con il rischio di strappare un punto ai campioni in carica.

I top

Danny Welbeck - Una tripletta e gli ultimi fantasmi, quelli che lo volevano sì buon attaccante ma che non cambia le partite, vengono scacciati. Forse Falcao, in senso assoluto, sarebbe stato il miglior acquisto per l'Arsenal. Ma Wenger pare avere trovato comunque una buona alternativa al Tigre, anche se ci si aspetta di più in Premier.

Il Borussia Dortmund - La banda Klopp in Bundesliga è tutt'altro che uno sciacciasassi, mentre in Europa si trasforma. Pure con l'Anderlecht, nonostante qualche piccolo errorino e la concessione di tre o quattro occasioni, potrebbe segnare a valanga. Stile di gioco sempre divertente e bello da vedere.

Sempre Rosenberg - Nel Malmoe segna solo lui, forse perché più abituato a infilare lo zampone nei momenti decisivi (come contro la Samp nel preliminare di Champions con il Werder, qualche anno fa) di tutti gli altri suoi compagni. Va detto che la difesa dell'Olympiacos non brilla certo per attenzione.

I flop

Il solito Balotelli - Al di là di uno Sterling versione svizzera (inguardabile e incapace di stoppare un pallone) c'è sempre lui, Super Mario, che fa parlare di sé. Va vicino al gol con un bolide dalla distanza, ma poi non tocca nemmeno un pallone in area di rigore. Sente la mancanza di Sturridge, perché un centravanti non può certo girare sempre al largo.

La linea verde della Juventus - Dopo il periodo rosa shocking, ecco il periodo verde. Alla Picasso, ma la squadra di Allegri non cambia pelle in Europa. Pochi tiri in porta, nessun lampo in mezzo al buio.

Julio Cesar - Sul primo gol si accartoccia molto male, lasciando il pallone a Kiessling per l'uno a zero. La sua partita, di fatto, si conclude qui. Perché sulle due reti successive è praticamente incolpevole.