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Xavi, Casillas e le pensioni dorate che bloccano l'addio

Xavi, Casillas e le pensioni dorate che bloccano l'addioTUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
venerdì 25 luglio 2014, 07:002014
di Raimondo De Magistris

Nella giornata di ieri il centrocampista spagnolo Xavi è tornato ad allenarsi con il Barcellona. Reduce da un Mondiale ben lontano dai livelli di quello precedente, disputato col ruolo di comparsa, il calciatore catalano sembrava che questa estate dovesse lasciare definitivamente la Spagna per raggiungere club che col calcio ad alti livelli hanno poco a che fare: prima il sondaggio dal Qatar, poi la trattativa coi New York City giunta a un passo dalla conclusione. Xavi, infatti, aveva raggiunto l'accordo col club di MLS, ma doveva prima risolvere due questioni. La prima legata al campo, cioè trovare una squadra - magari in Australia come fatto da Villa e Lampard - in cui giocare fino all'inizio della stagione negli States. La seconda, quella più importante, riguardante la buonuscita. Perché Xavi nei prossimi due anni dovrà percepire la bellezza di 24 milioni di euro netti, una cifra enorme che ha portato il calciatore a chiedere una buonuscita non troppo inferiore ai dieci milioni di euro prima di dire addio.
Ecco, in sostanza, spiegata la sua permanenza, celata dietro a dichiarazioni di facciata rilasciate dal ds Andoni Zubizarreta durante la presentazione del contestatissimo Mathieu: "Ho sempre detto che la porta del club sarebbe stata aperta per lui".
Situazione per alcuni tratti simile quella che sta vivendo a Madrid il portiere Iker Casillas.

Tra i peggiori in assoluto nel Mondiale brasiliano, l'estremo difensore spagnolo verrà presto scavalcato nelle gerarchie di Ancelotti da un estremo difensore che, al contrario, con la sua nazionale s'è comportato benissimo: Keylor Navas. L'affare col Levante è in dirittura d'arrivo e Casillas rischia di diventare il terzo portiere del Real, alle spalle anche di Diego Lopez. Lo sa bene il diretto interessato che, però, è all'interno di una gabbia dorata da cui difficilmente riuscirà a venirne fuori. Il contratto col Real Madrid fino al 2017 è da nove milioni netti l'anno, con rinnovo automatico in caso di 30 o più presenze nell'ultima stagione. Un accordio faraonico che non permette ad Arsenal e Monaco di andare oltre i sondaggi preliminari. Per aprire una trattativa serve che il Real regali il cartellino e che il calciatore si dimezzi l'ingaggio: non proprio le premesse migliori per arrivare alla fumata bianca.