Zubizarreta, nuovo dirigente di un OM ambizioso: pochi i colpi azzeccati
Al Barcellona, Andoni Zubizarreta, non ha lasciato un grandissimo ricordo. Anzi, è stato praticamente costretto a dimettersi dopo che i blaugrana sono stati sanzionati con due finestre di blocco trasferimenti a causa della "tratta" dei giocatori minorenni. Come può una squadra lamentarsi di un direttore sportivo che ha portato comunque una Champions League (nel 2011) e che da dimissionario ne ha vinta un'altra (2015)?
Molto semplice: a parte qualche grande colpo, non certo dovuto alla lungimiranza di Zubizarreta bensì al budget cospicuo per operare, il suo operato è stato praticamente tutto sbagliato. Da Fabregas alla cessione di Ibrahimovic, dalla svendita di Chygrynskiy all'approdo di Alexander Song. Per Jordi Alba è stato un ritorno dopo avere giocato quasi due decenni (diciassette anni) con la maglia del Barcellona nelle giovanili.
Il grande palmares del Barcellona è dovuto, appunto, alla magnifica gestione della Masia e della cantera.
Ora Zubi diventerà il nuovo direttore sportivo dell'Olympique Marsiglia, società che ha appena nominato Rudi Garcia come proprio manager, con la grande ambizione di potersela giocare con il Paris Saint Germain in pochi mesi, magari già dalla prossima stagione. Zubizarreta però dovrà cambiare completamente il modo di lavorare che, almeno con il Barça, ha portato risultati ma non grandi colpi. Zubi e Garcia si sono incontrati, probabilmente fondando un nuovo corso all'OM. Con quali risultati ancora non è dato sapere.