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Pro Vercelli, Bencivenga: "Vi spiego la differenza tra Braghin e Camolese"TUTTO mercato WEB
© foto di Francesco Scopece/TuttoLegaPro.com
giovedì 25 ottobre 2012, 15:29Le interviste
di Christian Schipani
per Tuttob.com

Pro Vercelli, Bencivenga: "Vi spiego la differenza tra Braghin e Camolese"

Nonostante il cambio di allenatore, da Braghin a Camolese, la Pro Vercelli si è inginocchiata al cospetto del Padova. Bisogna mantenere la calma, i piemontesi hanno espresso una buona prestazione e perso contro una delle big della Bwin. La squadra ha dimostrato di esserci e di voler far bene. A parlare, a CalcioNews24.com, è Angelo Bencivenga, terzino della Pro Vercelli. Ecco quanto dichiarato. Angelo, partiamo con un bilancio di queste prime giornate. “Finora abbiamo avuto alcune difficoltà, ma ce lo aspettavamo; sapevamo che la Serie B è una categoria diversa dalla Lega Pro. Essendo cambiati tanti elementi della rosa, abbiamo deciso di puntare sul gruppo, sui nuovi arrivati e sui giocatori che hanno maggiore esperienza. Siamo sicuri del fatto che riusciremo a venir fuori da questo momento negativo. Dobbiamo solamente essere tranquilli e seguire le indicazioni del nuovo allenatore, che ha una carriera molto importante alle spalle”. A proposito, per ora cosa ha portato il cambio Braghin-Camolese? “Mister Braghin aveva un'idea di gioco totalmente diversa da quella di Camolese, sia come modulo che come spirito. A me piace spingere, attaccare e difendere e con Braghin andavo a nozze. Con il nuovo tecnico, invece, devo concentrarmi più sulla fase difensiva. Mister Camolese vuole avere più equilibrio nel reparto arretrato, con una difesa che si schiera a tre o a cinque a seconda della situazione. Vuole puntare su una squadra equilibrata per uscire da questo momento e tutti noi ci siamo messi a sua disposizione”. Dal punto di vista personale come valuti questo inizio di stagione? “Ho lasciato alle spalle un periodo non facile, adesso sto meglio. Fino a questo momento sono arrivati un paio di risultati soddisfacenti ma anche qualche partita persa. Sabato scorso con il Padova sono stato fuori perché mister Camolese ha deciso di puntare sui giocatori più esperti. Io in campo do sempre l'anima, anche quando non sto bene; se non sono al 100%, però, posso dare molto alla causa”. Sabato siete tornati a giocare nel vostro Piola: quanto è stato importante? “Veramente importantissimo, è stato come tornare a casa propria. Prima ero dispiaciuto di non poter solcare il terreno di gioco del Silvio Piola, avevo tantissima voglia di ritornare a giocare in casa: era importante come lo è stato nella finale play-off dello scorso anno. È stato fondamentale avere nuovamente la possibilità di giocare davanti ai nostri tifosi, a casa nostra”.