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Varese, Bettinelli: "Bravi ad attaccare subito"
Torna il sole a Masnago grazie alla vittoria per 1-0 contro il Crotone, che vale molto più di tre punti.
Mister Bettinelli non lo nasconde nella consueta conferenza del dopo-partita:
"Siamo partiti molto bene, siamo riusciti a concretizzare subito la nostra aggressività con un goal, e siamo stati bravi a conservarlo.
Questa vittoria vale molto per il significato che ha, finora avevamo seminato molto ma raccolto poco. Questa potrebbe essere la svolta per il nostro campionato. È facile dirlo, ma la paura di perdere o di subire il pareggio ti può bloccare.
Loro si sono resi pericolosi solo su palla inattiva, perché noi abbiamo giocato in modo corretto tatticamente. I ragazzi si sono adeguati al cambio di modulo, che comunque non fa la differenza in sé e per sé, ma la fa il modo in cui viene interpretato.
Sono anche molto contento per il goal, che rappresenta un premio per Rea; sono stato ben contento di ricambiare il suo abbraccio nei miei confronti, che è molto più significativo rispetto a una corsa contro i tifosi, dove puoi andare a fine match.
Lasceremo al campo il responso finale, ma l’importante è che ci sia questo approccio e questa determinazione, tanto alla fine ci salveremo ugualmente.
Due parole su Fiamozzi, che nasce ala nel settore giovanile. Oggi mi serviva qualcuno con gamba sulla fascia, come contro il Bari, quando portò bene.
Il Crotone è una squadra preparata molto bene fisicamente, che vale più di alcune squadre di alta classifica: la Serie B è strana. Il loro aspetto mentale non lo conosco e non voglio giudicarlo, ma sicuramente hanno un buon allenatore perché giocano un buon calcio.
De Vito è rimasto male perché aveva molta voglia di continuare la gara: a tutti dispiace uscire, ma voglio sottolineare l’apporto che anche i ragazzi in panchina ci danno, perché sono i nostri primi tifosi.
Purtroppo tutti parlano di difendere ciò che producono calcio, ma Neto è il calcio all’ennesima potenza e viene massacrato sistematicamente, anzi gli fischiano i falli a sfavore. Tutto ciò è deprimente.
Se avessimo pareggiato oggi non ce l’avrebbe perdonato nessuno, perché ormai siamo condannati a vincere, e questo può diventare un fardello importante da portare sulle spalle.
Perché un matrimonio riesca bisogna essere in due, così perché una partita riesca occorre che entrambe le squadre giochino aperte, senza difendersi eccessivamente. Questo è accaduto contro le squadre che sono venute qui per vincere, e talvolta abbiamo vinto noi, mentre le squadre che non hanno prodotto gioco ci hanno messo in difficoltà".
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