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Acquafresca e gli 11 metri che potevano cambiare la (sua) storia bolognese

Acquafresca e gli 11 metri che potevano cambiare la (sua) storia bologneseTUTTO mercato WEB
© foto di Federico Gaetano
lunedì 11 maggio 2015, 12:422015
di Tommaso Maschio

Undici metri che potevano cambiare la storia - sua e della stagione - sono quelli che distanziano il dischetto del calcio di rigore dalla porta. Robert Acquafresca, centravanti del Bologna, ricorderà a lungo quella distanza dopo il rigore sbagliato contro l'Avellino. L'ex cagliaritano era entrato bene in campo, dato uno scossa alla squadra fino a conquistare quel penalty che poteva valere non solo la vittoria sui campani, ma anche l'avvicinamento a quella seconda piazza che dà accesso alla Serie A diretta.

Un rigore che, se trasformato, poteva non solo regalare al Bologna la speranza di salire direttamente nella massima serie dopo un anno di purgatorio - eventualità ora difficile visti i 4 punti di distacco dal Frosinone a due dalla fine - e anche la storia in rossoblu di Acquafresca che non è mai riuscito a esprimersi sui livelli che lo avevano lanciato a Cagliari passando molto tempo fra panchina, tribuna e prestiti altrove. Per lui era l'occasione di conquistare il pubblico bolognese e regalargli una gioia dopo una stagione di alti e bassi in cui era finito anche ai margini della prima squadra. Così non è stato e la storia di Acquafresca e del Bologna si deciderà, salvo miracoli, nella coda dei play off.