Alfredo Pedullá: "Salerno, torna il calcio vero. L'inferno é finito"

La Salernitana torna in B, ci mancava dalla stagione 2009-2010. E l'Arechi non si è fatto trovare impreparato, in un tripudio con quasi ventimila paganti e Barletta destinato al ruolo di vittima predestinata. Salerno ama da sempre la squadra con una passione straordinaria, l'esplosione di gioia è arrivata dopo il pareggio del Messina e al triplice fischio della gara di Benevento. Simile verdetto regala il primo posto e la promozione diretta con due giornate di anticipo. E' il trionfo di Lotito che ha mantenuto le promesse, allestendo una squadra competitivo, chiamando Menichini al posto di Somma che era al timone la scorsa estate e non badando a spese per rafforzare l'organico.

Quando hai gente come Moro, Gabionetta e Calil in Lega Pro non puoi che mantenere le premesse e staccare il tagliando. Salerno è buongustaia, ricorda con nostalgia il calcio spettacolare dei tempi di Delio Rossi e Zeman, ha voglia di rinfrescare quelle pagine. La serie B viene considerata un punto di partenza, soprattutto rappresenta un saluto al girone infernale chiamato Lega Pro. Intanto, Salerno torna nel calcio vero, cancella le tossine, le delusioni e le incomprensioni. Sarà una notte di festa, i sogni che si avverano senza stropicciarsi gli occhi, immaginando un futuro con i colori che la passione di un'intera città merita.