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Catania, Agazzi: "Era importante tornare a vincere, non è stato facile"

Catania, Agazzi: "Era importante tornare a vincere, non è stato facile"TUTTO mercato WEB
© foto di Sarah Furnari/TuttoLegaPro.com
lunedì 30 novembre 2015, 22:542015
di Ivan Cardia

Ospite sulle frequenze di Telecor, Davide Agazzi, centrocampista del Catania, ha parlato della situazione del club etneo, come riportato da tuttolegapro.com: "Era importante tornare a vincere e anche se giocavamo con l'ultima in classifica non è stato facile pur creando parecchio. Vincere aiuta a vincere quindi portare a casa i 3 punti è importante due volte. Dopo il gol del pari abbiamo avuto alcuni minuti di difficoltà ma poi siamo stati bravi a riprendere la partita e a trovare il gol.

Difesa e attacco? La fase difensiva è fondamentale e più si lavora più questa può aiutare a vincere non prendendo gol. Nelle ultime partite manca di più la realizzazione. Bisogna lavorare di più in allenamento e mettere più determinazione così poi le cose miglioreranno e arriveranno anche i risultati sotto porta.

Musacci? Personalmente a me piace giocare come interno. Con lui mi trovo bene perché avendo caratteristiche simili, è molto bravo tecnicamente e questo va anche a mio vantaggio. In tutto il campionato abbiamo giocato con il 4-3-3 e credo che cambiare modulo adesso non sia una cosa proficua.

Obiettivo? Ci si aspettava una riduzione della penalizzazione che non è avvenuta e questo ci dispiace. La cosa importante a inizio anno era azzerarla e poi raggiungere la salvezza. Se la continuità c'è si può puntare ai play off, per adesso però l'obiettivo resta sempre quello. Noi sappiamo che possiamo giocarcela con tutti quindi poi giornata dopo giornata si vedrà.

Calil? Caetano è un bomber perché ha fatto sempre tanti gol. All'inizio, quando non segnava, noi lo aspettavamo. Per un attaccante è giusto sbloccarsi e poi continuare a segnare. E' importante capire quando servirlo perché lui preferisce venire incontro piuttosto che andare in profondità.

Assenze? Le assenze non pesano tanto anche perché abbiamo dei bravi sostituti e quando sono stati chiamati in causa hanno sempre fatto bene. E' vero che sia Russotto che Falcone creano tanto, saltano l'uomo e mettono le palle dentro ma anche senza di loro le azioni le abbiamo create sempre.

Fiducia? E' stato importante per me che il mister mi abbia dato subito fiducia perché così ho ritrovato la continuità e pian piano mi sono sentito migliorato prendendo più il ritmo.

Catania? E' una bella città e io sono una persona che si abitua facilmente. Prima di venire qui, avevo la possibilità di andare al Foggia ma quando è uscito il nome del Catania la trattativa si è fatta in un pomeriggio.

Benevento? E' un avversario importante. Ogni anno crea squadre forti con l'obiettivo di salire di categoria. In casa però possiamo essere avvantaggiati perché abbiamo la spinta in più del pubblico. Il tifo del "Massimino" è da Serie A e in Lega Pro un pubblico così non si è mai visto".