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Cesena, Lugaresi: "Nel 2018 scade il mio mandato da presidente del club"

Cesena, Lugaresi: "Nel 2018 scade il mio mandato da presidente del club"TUTTO mercato WEB
© foto di Francesco Di Leonforte/TuttoCesena.it
mercoledì 11 gennaio 2017, 15:032017
di Ivan Cardia

Direttamente dal Kenya, il presidente del Cesena Giorgio Lugaresi ha parlato del suo futuro, attraverso il proprio profilo ufficiale su Facebook: "Cammino veloce sulla sabbia bianca, è il primo dell'anno duemiladiciassette. Il vento spira forte alle mie spalle e il cielo si è ora aperto mostrando un sole allo zenit accecante. Sono partito dal villaggio con Simona, Francesca e Nicola, ma sento il desiderio, anzi, il bisogno di rimanere solo e non posso fare altro che distanziarli: devo pensare. La terra d'Africa mi ha aiutato ad ingannare la mente e portarla lontana da Cesena. Ma come ogni inganno, anche questo dura poco. È sempre stato così in qualunque posto del mondo fossi, i "pensieri" non mi hanno mai abbandonato del tutto. Immagino che sarà così per tutti e quindi non me ne lamento. Il passo che i primi giorni era pesante e cigoloso, ora scorre spedito e rotondo. Non faccio fatica anzi ne godo. La distanza, per la sola andata, sarà di cinque chilometri che coprirò agevolmente e quindi ho poco tempo per metter in fila ciò che mi tormenta. Sono partito dopo l'assemblea per l'approvazione del bilancio dell'AC Cesena e questo passaggio indispensabile è stato fatto. Tutti
lo danno per scontato, ma per raggiungere un pareggio di bilancio, abbiamo come al solito dovuto fare i "salti mortali" che si riescono a fare mai solo per fortuna, ma grazie a un grande lavoro di Squadra. Si è proprio così, anche negli uffici del Cesena, c'è una Squadra che corre, sgomita, suda, impreca, e cerca il risultato a tutti i costi come dovrebbe sempre fare quella che corre in campo. Spesso proprio come quella, anche noi non siamo capiti per gli sforzi che facciamo. I ragazzi in settimana si allenano con serietà e impegno seguendo le direttive del Mister col suo staff, ma se poi il risultato sportivo è deludente, poche volte si tiene conto che in campo ci sono avversari più bravi o più scaltri e fortunati di loro. La critica monta e cavalca un'onda difficile da superare. Così va nel Calcio. Lo sappiamo tutti: giocatori, tecnici, Società. Negli uffici molte cose sono simili e dove il Mister deve impegnarsi nelle scelte migliori per ottenere di più, anche noi spesso siamo difronte a dei bivi da prendere: se non paghi un fornitore, ma ne paghi un altro, le conseguenze possono essere molto diverse. Io sono quello che dice l'ultima parola e decido.

A volte sbaglio, lo so. Spesso ci ho preso e la Società è andata avanti con pochi scossoni. Mi piace condividere con i collaboratori o gli altri del Cda, ma non sempre è possibile e allora tiro avanti con la mia testa. Perché mi sento di poterlo fare? Non perché sono il presidente, non mi basterebbe, lo faccio perché sento, la fiducia di tutti gli altri. Senza di quella non potrei andare avanti.
So perfettamente che in una SpA così indebitata e in difficoltà come la nostra, i momenti di tensione possono andare vicino a rompere certi equilibri. Finora abbiamo navigato in armonia e questa è sempre stata la nostra forza. "L'unione fa la forza" e questo proverbio non è una banalità, ma la verità. Senza quella, la Squadra in campo perde e quella in ufficio muore.
Duemiladiciassette. La prima volta che ho scritto una data, era il primo ottobre millenovecentosessantuno e iniziavo la prima elementare. Ero così felice di andare a Scuola col grembiule nero, il fiocco azzurro e una lineetta sul braccio destro a significare la mia classe.
L'ultima data che ho scritto è stata ventidue dicembre duemilasedici: bilancio approvato.
Nella primavera del 2018, scadrà il mio mandato da presidente del Cesena Calcio e mi riapproprierò della mi vita. Non sarò più, anche se di provincia, un "personaggio pubblico". Questa idea mi tiene compagnia anche qui in Africa. Ma forse non sarà necessario arrivare al duemiladiciotto. Sento aria di cambiamento, ho lavorato anche per questo. Ci vuole coraggio per affrontare dei mutamenti radicali e a me quello non è mai mancato, mi sosterrà anche questa volta, lo so".