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Crotone, Ferrari: "Gol che mancava dai tempi di Gubbio. Juric? Decisivo"

Crotone, Ferrari: "Gol che mancava dai tempi di Gubbio. Juric? Decisivo"TUTTO mercato WEB
© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport
mercoledì 4 maggio 2016, 22:152016
di Stefano Sica

Sta attirando le attenzioni di grandi club Gianmarco Ferrari, protagonista col Crotone di una stagione favolosa. Nel frattempo, l'ex centrale difensivo del Gubbio (una stagione in Prima Divisione nel 2013/14) si gode il momento e racconta l'impresa dei pitagorici a GubbioFans: "In effetti è stata una favola - esordisce -. Nessuno si sarebbe mai aspettato che il Crotone facesse un campionato del genere. Infatti il nostro obiettivo era quello della salvezza. Quando abbiamo chiuso il girone di andata al secondo posto, c'è stata quella scintilla che ci ha fatto pensare che stavamo facendo qualcosa di straordinario. La stima è cresciuta sempre di più in noi, abbiamo raggiunto il primato e quello che abbiamo fatto adesso è sotto l'occhio di tutti. Bisogna dire grazie al nostro allenatore (Ivan Juric, ndr) che ci ha inculcato la mentalità vincente, ci ha sempre martellato fin dall'inizio e tutto ciò credo che abbia fatto la differenza. Non nego che ho provato un'emozione indescrivibile. Ero partito con il settore giovanile del Parma, poi andai in prestito in Eccellenza, poi di conseguenza solo prestiti in serie D, C2 e in C1 tra cui a Gubbio. E adesso, dopo due anni in B con il Crotone, mi ritrovo in serie A: se tutto va bene il prossimo anno mi troverò nel palcoscenico che conta. Qui c'è un gruppo formato dalla passata stagione e per i nuovi è stato più facile ambientarsi. Tra di noi ci siamo trovati bene, molto affiatati sia dentro che fuori dal campo, questo ci ha dato grande forza. La gioia più bella? Due.

Il mio primo gol in B contro il Pescara: lo aspettavo da tempo anche se il mio mestiere è quello di difendere, ma il gol mi mancava dai tempi del Gubbio. E poi venerdì sera, quando a Modena c'è stato il fischio finale: al momento non mi rendevo conto, ma l'emozione è stata forte e me la porterò dietro tutta la vita. L'avversaria che ci ha dato più filo da torcere? Tutte quelle davanti: Cagliari, Bari, Pescara e Spezia, con organici di qualità. Ma noi siamo stati bravi. Lapadula? Di sicuro è l'attaccante più difficile da marcare: si muove molto bene e ha le qualità per mettere in difficoltà qualsiasi difensore. Si merita tutto quello che sta facendo quest'anno. I ricordi della mia annata in rossoblù? L'esperienza a Gubbio mi ha fatto crescere e maturare molto. Ma i meriti vanno anche a mister Bucchi con il quale ho un ottimo rapporto e, infatti, sta facendo bene alla Maceratese. In quell'anno c'è stato il mio trampolino di lancio, poi sono salito in B. Roselli? Lui era bravo a gestire, di sicuro un buon allenatore. La soddisfazione per il gol di Lecce che portò al pari? Sì, avvenne su rigore, segnato inoltre sotto la loro curva. Fu una bella emozione".