Da bomber principe a 4° scelta. La parabola di Cacia a Bologna
Doveva essere il centravanti che coi suoi gol avrebbe trascinato il Bologna nuovamente in Serie A sulla falsariga di quel Massimo Marazzina che nel 2007-08 coi suoi 23 gol divenne l'idolo della curva e della città. Così non è stato e Daniele Cacia sembra destinato a chiudere la stagione da quarta scelta del neo tecnico Delio Rossi scavalcato non solo da Gianluca Sansone, uno degli acquisti più azzeccati di gennaio, ma anche da quel Matteo Mancosu ancora a secco dopo cinque mesi in maglia rossoblu - nonostante gli sforzi e l'impegno profuso - e da Robert Acquafresca giocatore che era finito praticamente fuori rosa venendo poi ripescato per esigenze d'organico e che non segna dal lontano 6 dicembre contro il Catania. Le scelte sembrano essere queste con Mancosu-Sansone coppia titolare e l'ex Cagliari, come dimostrano le ultime gare della stagione, prima alternativa per il duo iniziale.
Una parabola discendente, quella di Cacia, in cui anche l'ex Hellas ha messo del suo sbagliando un po' troppo e dimostrando poca determinazione e cattiveria. La sua stagione in rossoblu sembra così destinata a chiudersi col magro bottino di 11 reti, che ne fanno comunque il capocannoniere della squadra e un addio ormai certo qualunque sia l'esito dei play off.